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Draghi: Bce sostiene ripresa ciclica, ora le riforme

Il presidente della Bce Mario Draghi. REUTERS/Ralph Orlowski (Reuters)

ROMA (Reuters) - Il quantitative easing della Bce è "efficace" nel sostenere la ripresa economica della Zona euro, che sta via via acquistando "forza e stabilità". Parlando alla Camera per la prima volta da quando è diventato il numero uno di Francoforte, Mario Draghi è tornato a esortare riforme strutturali per alzare il potenziale di sviluppo. L'azione di acquisto di bond sovrani, il quantitative easing, porterà a fine marzo a raggiungere l'obiettivo di 60 miliardi di titoli acquistati da Francoforte, anche se il programma è iniziato il 9 marzo, ha detto Draghi. "Non ci sono segnali di scarsità di titoli" sul mercato, ha osservato Draghi aggiungendo che la Bce ha rimosso i "timori ingiustificati sulla reversibilità dell'euro". "Le misure adottate nel loro insieme sono efficaci, i tassi alle imprese hanno inizato a diminuire nella seconda parte dello scorso anno dopo gli annunci di inizio agosto. La politica monetaria si trasmette lungo l'intera catena finanziaria". Il calo dei tassi e il deprezzamento dell'euro dovrebbero aumentare il Pil italiano di "un punto percentuale entro il 2016", dice Draghi citando le stime della Banca d'Italia. Per trasformare la ripresa da ciclica a strutturale servono però riforme in grado di aumentare la produttività. "Quanto accade in un Paese riguarda tutti. Un basso potenziale di crescita genera squilibri macroeconomici e la vulnerabilità che ne deriva si riverbera in altri Paesi dell'area". In questo contesto, la politica monetaria della Bce è di incentivo agli Stati nazionali perché crea "condizioni economiche migliori che favoriscono le riforme strutturali, altrimenti difficili in contesti di bassa crescita o di recessione". (Giuseppe Fonte) ((in redazione a Roma Paolo Biondi, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224354, Reuters Messaging: stefano.bernabei.reuters.com@reuters.net)) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italianoLe top news anche su www.twitter.com/reuters_italia