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Electrolux, raggiunta intesa che salva siti e lavoro fino a 2017

Il logo di Electrolux nello stabilimento di Porcia. REUTERS/Stefano Rellandini (Reuters)

ROMA (Reuters) - Sindacati e Electrolux hanno raggiunto, dopo circa quattro mesi di trattativa, l'intesa che consente di mantenere in attività quattro siti italiani della multinazionale degli elettrodomestici senza licenziamenti, almeno fino al 2017. I contenuti principali dell'intesa, sintetizzati dal responsabile elettrodomestici della Uilm, sono i seguenti: * nessuna chiusura dei quattro stabilimenti di Porcia (in Friuli, quello che inizialmente rischiava di essere chiuso per la crisi nel segmento lavatrici), Forlì (Emilia-Romagna), Solaro (Lombardia) e Susegana (Veneto) grazie a un piano industriale complessivo di 150 milioni di euro di investimenti nel periodo 2014-2017; * nessun licenziamento, grazie al ricorso ai contratti di solidarietà nelle fabbriche, alla cassa integrazione straordinaria in alcune aree impiegatizie ed alle uscite incentivate volontarie o finalizzate alla pensione che dovrebbero consentire di assorbire nel triennio gli 800 esuberi potenziali; * mantenimento integrale del salario e delle pause per effetti stancanti e per necessità fisiologiche, con la riduzione della sola pausa aggiuntiva di Porcia che passa da 10 a 5 minuti; per il sito friulano c'è l'impegno dell'azienda al riassorbimento di 150 esuberi, attraverso iniziative interne e l'intervento di un imprenditore intenzionato a insediarsi nelle aree dismesse del sito; * previsione di alcuni incrementi di gettito produttivo negli altri tre siti, ma con l'impegno aziendale a tutelare salute e sicurezza; * taglio del 60% dei permessi sindacali dal 1° gennaio 2015, ma mantenimento delle ore di assemblea sindacale. Il confronto riprende oggi al ministero dello Sviluppo economico con la partecipazione delle Regioni interessate, per formalizzare le misure decise dal governo e dalle Regioni stesse a sostegno delle produzioni di Electrolux in Italia che prevedono sgravi contributivi per i contratti di solidarietà. Il confronto conclusivo si terrà domani, alle ore 15, a Palazzo Chigi per la firma alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi. A seguire ci saranno le assemblee dei lavoratori poi il referendum sull'intesa che si chiuderà entro il 22 maggio, spiega la Fiom. (Francesca Piscioneri) ((Redazione Roma, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224245, Reuters Messaging: francesca.piscioneri.reuters.com@reuters.net)) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia