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Enel in buon rialzo. Mercato e analisti premiano il nuovo piano

A Piazza Affari quest'oggi a salire sul podio tra le blue chips è Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) che, dopo aver archiviato la seduta di ieri con un frazionale rialzo dello 0,19%, quest'oggi si spinge in avanti con decisione, conquistando il primo posto nel paniere delle blue chips. Il titolo, superata qualche incertezza iniziale che lo ha visto scendere anche poco al di sotto della parità, ha imboccato la via dei guadagni, presentandosi negli ultimi minuti a 5,365 euro, a ridosso dei massimi inteaday, con un vantaggio del 2,68%. Vivaci i volumi di scambio visto che fino ad ora sono già transitate sul mercato oltre 21 milioni di azioni, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a poco più di 23 milioni di pezzi.

Focus sulla politica dei dividendi

Enel catalizza gli acquisti dopo la presentazione del nuovo piano industriale in programma oggi a Londra in occasione del Capital Market Day. Una prima indicazione positiva è arrivata relativamente alla politica dei dividendi che per il periodo 2018-2020 vede un pay-out del 70% sull'utile netto ordinario del gruppo.

Per l'esercizio 2018 è stato introdotto un dividendo minimo per azione pari a 0,28 euro, in aumento del 33% rispetto a quello garantito con riferimento all'anno in corso. Per il 2018 è previsto che Enel corrisponda l'importo più elevato tra una cedola di 0,28 euro per azione e un dividendo basato sul pay-out del 70%, per poi salire ad un dividendo implicito di 0,33 euro nel 2019 e di 0,37 euro nel 2020.

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I target di Ebitda, utile netto e debito

Enel ha confermato di chiudere l'esercizio in corso con 3,6 miliardi di euro, con l'obiettivo di salire a 5,4 miliardi nel 2020, passando per i 4,1 e i 4,8 miliardi del 2018 e del 2019 mentre l'Ebitda ordinario di quest'anno è atteso a 15,5 miliardi, dai quali si arriverà ai 18,2 miliardi di fine piano, con un dato pari a 16,2 e a 17,2 miliardi rispettivamente nei prossimi due anni.
Quanto al debito, per quest'anno si stima una dato pari a 37,8 miliardi di dollari, per poi salire a 39,8 miliardi nel 2018, con una stabilizzazione a 39,5 miliardi nel 2019 e un calo a 38,3 miliardi nel 2020.

Cessioni per 3,2 mld e investimenti fino a 4,7 mld

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) piano è previsto che Enel ceda ulteriori asset esistenti per 3,2 miliardi di euro, mentre gli investimenti sono attesi fino a 4,7 miliardi di euro, di cui 2,3 miliardi nell'acquisizione di partecipazioni di minoranza, 2 miliardi in acquisizioni nel business delle Reti e di e-Solutions e 400 milioni di euro in equity partnership.

Un pilastro del business plan è la digitalizzazione, visto che Enel prevede un investimento di 5,3 miliardi di euro, in crescita di 600 milioni di rispetto al piano precedente, per digitalizzare asset, attività e processi, e migliorare la connettività della società, con l'obiettivo di generare un incremento cumulato dell'Ebitda di 1,9 miliardi di euro nei tre anni del piano.

La priorità del colosso elettrico continua ad essere focalizzata nell'acquisto di partecipazioni di minoranza in Sud America. Resta inoltre la possibilità di effettuare il riacquisto di azioni proprie per un importo complessivo fino a 2 miliardi di euro entro novembre 2018.

Il commento di Kepler Cheuvreux ed Equita SIM

Positiva l'accoglienza riservata al nuovo piano dal mercato che sta premiando il titolo con acquisti vivaci, ma commento favorevoli arrivano anche da diverse banche d'affari.
Kepler Cheuvreux ha definito superiori alle sue attese gli obiettivi del business plan al 2020, puntando in particolare l'attenzione sull'impegno per un dividendo 2018 a 0,28 euro. Confermata così la view bullish su Enel che resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 5,8 euro.

L'invito allo shopping viene reiterato anche da Equita SIM che fissa un target price a 5,65 euro: gli analisti parlano di target in linea con le loro anticipazioni, ma superiori alle previsioni del consensus, con un giudizio positivo nel complesso.

La view di Bca IMI e di Bca Akros

Ad accogliere con favore il piano è anche Banca IMI, i cui analisti fanno notare che sono stati confermati da Enel i principali pilastri strategici. La notizia maggiormente positiva è quella relativa alla crescita del dividendo che dovrebbe tradursi in un incremento del rendimento dall'attuale 4,3% al 7% nel periodo del piano, sulla base delle attuali valutazioni di Borsa.

Più cauta la strategia suggerita da Banca Akros che su Enel mantiene invariato il rating "neutral", con un fair value a 5 euro, più basso dei prezzi correnti. Gli analisti però fanno notare che il piano industriale mostra target migliorati e coerenti con quelli forniti lo scorso anno, apprezzando la strategia e le mosse in atto per raggiungere gli obiettivi annunciati.

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