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Enel riorganizza attività Spagna, Portogallo e America Latina, potrebbe scendere in Endesa

Un impianto Enel in una immagine di archivio REUTERS/Alessandro Bianchi

di Giselda Vagnoni

ROMA (Reuters) - Enel ha annunciato oggi un riassetto delle proprie attività in Iberia e America Latina che potrebbe anche concludersi con un riduzione della partecipazione, oggi al 92%, nella utility spagnola Endesa.

Il piano prevede, tra l'altro, l'acquisto da parte di Enel delle attività in Sud America di Endesa la quale distribuirà un dividendo straordinario di ammontare almeno uguale al corrispettivo ricevuto.

L'obiettivo, dice Enel in una nota, è semplificare la catena di controllo e ottimizzare i flussi finanziari del gruppo.

In particolare Enel comprerà da Endesa il 60,63% di Enersis, capofila delle attività in America Latina.

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Con questa operazione Enel controllerebbe in modo diretto attività che nel 2013 hanno contribuito al 40% circa dell'Ebitda del gruppo.

Secondo il giornale online El Confidencial l'importo del dividendo straordinario potrebbe superare i 5 miliardi di euro.

Endesa ha già nominato un comitato composto da amministratori indipendenti con il compito di valutare i termini dell'operazione, dice la nota Enel.

Il progetto di riassetto dovrebbe concludersi nell'ultimo trimestre del 2014 e potrebbe migliorare di 70-80 milioni di euro l'utile netto del gruppo, ha detto il Cfo di Enel Luigi Ferraris.

Enel accenna alla possibilità di aumentare il flottante di Endesa dicendosi pronta a "valutare la possibilità di procedere, compatibilmente con le condizioni di mercato, ad altre eventuali operazioni sul mercato dei capitali al fine di valorizzare la sua partecipazione in Endesa e superare l'attuale situazione di limitata liquidità del titolo".

Nella conference call con gli analisti sulla semestrale, l'amministratore delegato di Enel Francesco Starace ha detto che "una delle opzioni è la cessione di ulteriori azioni in Endesa" ma che nessuna decisione è stata ancora presa.

"E' un modo brillante per ottenere maggiore controllo sull'America Latina e raccogliere un po' di cash ma non è una panacea per il debito e il peggioramento dei fondamentali", ha detto un analista di Londra.

Attorno alle 13 le azioni Endesa in Borsa sono in calo marginale in un mercato preoccupato degli effetti negativi che un nuovo default argentino potrebbe avere sulle imprese spagnole.

Agli analisti Starace ha detto di ritenere "interessanti" alcuni degli asset spagnoli messi in vendita da E.On.

REAZIONE BORSA POSITIVA

Sono invece in lieve rialzo i titoli di Enel, controllata dal Tesoro al 30%, che ha chiuso il semestre con un margine operativo lordo a 7,878 miliardi in calo del 3,3% sullo stesso periodo del 2013 a causa delle modifiche regolatorie introdotte in America Latina e Spagna e per l'euro forte.

L'indebitamento finanziario netto è cresciuto a 43,073 miliardi da 39,706 a fine 2013 a causa degli investimenti effettuati nel periodo, del pagamento dei dividendi e delle imposte, dice l'azienda.

Il risultato netto del gruppo è migliorato dello 0,3% a 1,685 miliardi mentre l'utile netto ordinario è peggiorato del 4,8% a 1.572.

Starace ha, tuttavia, confermato agli analisti gli obiettivi finanziari annunciati da Enel a inizio anno e che prevedono un debito in calo a 37 miliardi, un Ebitda a 15,5 miliardi e un utile netto ordinario a 3 miliardi.

L'Ad ha anche escluso cambiamenti nella politica del dividendo.

Enel, che è l'utility europea maggiormente indebitata, punta alla vendita di attività in Slovacchia e Romania per raccogliere 4,4 miliardi entro fine 2014.

A questo fine identificherà un insieme di asset cedibili del valore di 8-9 miliardi di euro ma tra di questi non ci sarà il produttore russo OGK-5.

"Al momento sarebbe inopportuno vendere asset russi", ha detto Starace riferendosi alle sanzioni decise contro Mosca dai paesi occidentali in seguito alla crisi ucraina.

Non esistono però "asset intoccabili" e di conseguenza tutte le attività sono in teoria vendibili.

Attorno alle 14,25 le azioni Enel guadagnano lo 0,19% a 4,268 euro mentre l'indice FTSE MIB retrocede dell'1,3% indebolito dai bancari e da Eni

Secondo ICBPI i risultati del semestre sono leggermente migliori delle attese.

"Dal punto di vista dei fondamentali si conferma la debolezza registrata in Spagna per via della regolamentazione e in Sudamerica per via del rallentamento economico. E si conferma il focus su emerging markets e rinnovabili".