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Energia, Legambiente: da Italia sussidi per 15 miliardi annui a fonti fossili

ROMA (Reuters) - L'Italia sostiene l'uso dei combustibili fossili, responsabili dell'alterazione del clima, per un valore complessivo di 14,7 miliardi, tra finanziamenti ed esoneri di tasse e accise. Lo dice uno studio di Legambiente diffuso oggi, che ha elaborato la cifra media annuale sulla base del bilancio statale e di singole leggi, proprio mentre a Parigi è in corso il vertice mondiale per la lotta al Cambiamento climatico. Secondo Legambiente, fondi e sconti al settore dell'autotrasporto per il 2016 valgono 250 milioni di euro. Le esenzioni dall'accisa sul gasolio impiegato come carburante per l'autotrasporto merci valgono invece 1.455,8 milioni di euro per il solo 2015, e dalla relazione della Ragioneria di Stato la cifra risulta costante anche per i prossimi anni. Inoltre, le 15 voci di detrazione e/o riduzione accise e sconti su fonti fossili del bilancio statale valgono nel triennio 2016-2018 oltre 6,5 miliardi. I sussidi diretti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate (in cui rientrano però anche fonti fossili, in base alla cosiddetta delibera Cip6) hanno ricevuto dal 2001 al 2014 almeno 42,6 miliardi di euro, e in base ai dati del Gse entro il 2021 ne riceveranno altri 4,88 miliardi. A questo vanno aggiunti i sussidi per centrali da fonti fossili nelle isole minori (20,6 milioni l'anno di componente della bolletta elettrica secondo Legambiente). Ancora, il calcolo tiene conto di sussidi ed esenzioni per le cosiddette "imprese energivore", di quelli legati al "servizio di interrompibilità", alle trivellazioni, alla costruzione di strade e autostrade, oltre che dei finanziamenti pubblici internazionali. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia