Yahoo Finanza Equitalia: addio alle cartelle esattoriali?
Gli italiani vittime di accertamenti fiscali non corretti potrebbero tirare un sospiro di sollievo.
Dopo il flop della proposta grillina su Equitalia, bocciata nei giorni scorsi dalla Camera, le speranze dei tanti cittadini tartassati da cartelle esattoriali inesatte potrebbe non essere del tutto svanita. Secondo la legge delega sulla riforma fiscale, il meccanismo che permette alla casse statali di recuperare i crediti pendenti sarà comunque riformato e la riforma dovrebbe avvenire ad agosto.
Ecco cosa cambierà se tutto procederà per i tempi e i modi previsti:
- Per le piccole somme dovute allo stato, da 1000 a 2000 euro non arriverà immediatamente la temuta cartella esattoriale come accadeva in passato. L’approccio dell’ente creditore sarà più soft: prima ci sarà una telefonata dal call center di sollecito al pagamento di quanto dovuto, poi arriverà un invito bonario ed infine, solo se il contribuente continuerà a non rispondere alle sollecitazioni arriverà la cartella e le procedure esecutive di riscossione.
D’altronde alcune delle armi più importanti di Equitalia erano state rese meno pesanti già durante il 2013. L’ampliamento dei tempi di rateizzazione fino a dieci anni, l'esclusione delle esecuzioni sulla prima casa, la limitata pignorabilità di pensioni, stipendi e beni strumentali d'impresa hanno reso meno pesanti le conseguenze delle azioni dell’ente riscossore sul cittadino.
- Un’altra misura che potrebbe favorire i cittadini è lo scorporo di Equitalia dal controllo dell’Agenzia delle Entrate. Ora infatti il il 51% dell’ente di riscossione è posseduto dall’ente accertatore, il restante 49% dall’INPS. Ora, il rischio è che, quando il contribuente si accorge di un errore o ritiene ingiusto un accertamento, l’Agenzia, per non scontentare l’esattore a caccia di denaro (e di cui detiene buona parte delle quote societarie), possa decidere di non considerare le istanze de contribuente. La riforma potrebbe portare Equitalia ad essere un’agenzia indipendente, e il conflitto di interessi fra ente accertatore e ente riscossore verrebbe annullato.
- la nuova Equitalia inoltre non avrebbe forma di società per azioni, e quindi azienda privatistica tentata dai risultati ma avrebbe una forma più consona al servizio pubblico che esercita. Anche i dipendenti, ora equiparati ai bancari, diventerebbero dipendenti pubblici.
In contemporanea il governo lavora anche al piano contro l’evasione fiscale: l’obiettivo è quello della tracciabilità dei pagamenti e nel mirino ci saranno in particolare i grandi evasori.
