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ESCLUSIVA - Milan, nuovo proprietario sonda mercato per eventuali nuovi soci

La partita di ieri del Milan in Europa League REUTERS/Stefano Rellandini (Reuters)

MILANO (Reuters) - Li Yonghong, l'imprenditore cinese che da pochi mesi ha rilevato il Milan dopo oltre un trentennio targato Silvio Berlusconi, cerca uno o più partner eventualmente disposti ad investire nel club rossonero, la cui compagine societaria potrebbe allargarsi. E' quanto riferiscono a Reuters due fonti a conoscenza della situazione, che chiedono di non essere citate. Una di queste spiega come si stia già sondando l'interesse di potenziali investitori, anche italiani, a cui viene prospettata la quotazione del club in Cina in un paio d'anni. Si aspetta invece il congresso del Partito comunista cinese, al via il 18 ottobre, per capire se sarà ammorbidita la linea nei confronti degli investimenti all'estero in settori considerati non strategici, come il calcio, spiega la seconda fonte. Se il responso sarà positivo, ai soggetti sfilatisi dall'operazione di compravendita da Fininvest -- mai venuti allo scoperto in maniera ufficiale -- potrebbe essere proposto di tornare a bordo. Una portavoce del Milan, contattata da Reuters, si limita a dire che non c'è evidenza di cambiamenti nell'assetto societario. Reuters non è riuscita a contattare Li Yonghong in Cina per un commento. FRONTMAN Li Yonghong in questi mesi ha provveduto a ricapitalizzare il club rossonero, protagonista in estate di un'ambiziosa campagna acquisti con l'obiettivo di tornare in Champions League -- la massima competizione europea per club la cui partecipazione di per sè assicura un miglioramento dei conti -- dalla prossima stagione. "E' chiaro però che Li da solo non ha le dimensioni per far fronte nel lungo periodo ad una sfida enorme, tanto è vero che è sempre stato indicato come il 'frontman' di una cordata, che però ha perso via via dei pezzi", dice una delle fonti. Uno o più soci potrebbero ridurre parzialmente l'esposizione di Li nei confronti del club. Anche a fronte degli ingenti investimenti fatti sul calciomercato e dell'aumento del monte ingaggi, i conti del Milan, che ha chiuso il 2016 con una perdita di circa 75 milioni di euro, sono destinati al momento a restare in passivo. RIFINANZIAMENTO Li Yonghong è riuscito a completare l'acquisizione del Milan, valutato 740 milioni di euro, inclusi debiti per 220 milioni, a metà dello scorso aprile. L' operazione si sarebbe dovuta finalizzare entro la fine del 2016 ma la chiusura è stata rinviata più volte, per la stretta di Pechino sull'esportazione di capitali. Il deal è stato portato a termine grazie al contributo decisivo di Elliott. Il fondo statunitense ha prestato ad un veicolo lussemburghese che fa capo a Li, e controlla il 99,93% del Milan, 180 milioni di euro necessari per completare l'acquisizione da Fininvest del club. Elliott inoltre ha sottoscritto due bond per complessivi 128 milioni di euro emessi dal Milan, utilizzati per la campagna acquisti e per azzerare l'esposizione debitoria con le banche. Contestualmente ai sondaggi per allargare la compagine societaria, gli advisor di Li lavorano informalmente ad ipotesi di rifinanziamento del debito nei confronti del fondo Elliott, nel tentativo di ottenere condizioni meno onerose. I In corsa, spiega una terza fonte, ci sarebbero Goldman Sachs e Merril Lynch. La scadenza dei prestiti, il cui tasso d'interesse medio è di poco inferiore al 10%, è fissata ad ottobre 2018. Se Li non onorasse i suoi impegni entro questo termine, Elliott diventerebbe proprietario del club. Secondo quanto riferito da più fonti, i contratti sottoscritti con il fondo Usa prevederebbero che un'eventuale operazione di rifinanziamento del prestito riguardi l'intero importo dell'esposizione debitoria. (Elvira Pollina) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia