Estremismo islamico, pugile Moutaharrik condannato a 6 anni, sua moglie a 5

MILANO (Reuters) - Il gup di Milano Alessandra Simion ha condannato a sei anni di carcere Abderrahim Moutaharrik, il pugile professionista marocchino accusato di terrorismo internazionale per presunti legami con l'Isis. Secondo quanto riferito da fonti legali, cinque anni sono stati inflitti a sua moglie Salma Bencharki e altri due imputati sono stati condannati a 6 e 3 anni e 4 mesi. I coniugi erano stati arrestati lo scorso aprile insieme ad altri due presunti estremisti islamici marocchini residenti in Lombardia, ritenuti affiliati dello Stato islamico. Secondo l'accusa, Moutaharrik, ribattezzato "il pugile dell'Isis" perchè appassionato di thai boxe, è il personaggio centrale della presunta cellula radicale. Avrebbe voluto diventare un "martire di Allah" ed era pronto a farsi esplodere in un luogo simbolo di Roma, in Vaticano o all'ambasciata d'Israele. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia