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Europa in deflazione: Bce sempre più sotto accusa

I dati resi noti da Eurostat per maggio parlano di un’inflazione ancora negativa pari a -0,1% su aprile. Un risultato che ha creato più di una delusione, per quanto in linea con le attese degli analisti, ma di per sè calmierato dai servizi con i prezzi in aumento dell’1% sullo 0,9% di aprile anche se la zavorra arriva, come presumibile, dal settore degli energetici in crollo dell’8,1% contro l'8,7% di aprile.

La scelta della Bce (Toronto: BCE-PA.TO - notizie)

Inevitabile guardare alla Bce e alle sue strategie sempre più profonde per riuscire a sbloccare una situazione quanto mai difficile. In realtà lo stesso Draghi aveva avvertito che per vedere i primi risultati delle manovre espansive della Bce, ancora di più di quelle ampliate a marzo scorso, sarebbe stato necessario del tempo e che in estate i fattori stagionali diminuiranno rendendo il panorama più limpido sull’andamento in generale.

In attesa dell’arrivo di quel 2% di target fissato e ben lontano dall’arrivare, si guarda alla prossima riunione della Banca centrale europea e soprattutto alle nuove stime sull'economia dell’Eurozona.Intanto Draghi si trova a dover combattere anche con un altro problema tecnico e cioè la carenza di bond sovrani. Secondo le direttive del Qauntitative Easing potenziato, la Bce dovrebbe comprare sul mercato ogni mese circa 80 miliardi di titoli di stato, purtroppo ad aprile si è visto un taglio su quelli portoghesi e irlandesi e un aumento di acquisti su quelli tedeschi e Olandesi, questi ultimi tecnicamente più forti e meno bisognosi di quella stampella che proprio la Bce aveva creato per sostenere i più deboli periferici.

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Troppi periferici in pancia?

Oppure troppa la paura di essere andata oltre su titoli potenzialmente pericolosi? Forse solo fattori tecnici e di regolamento, come quello che impone alla Bce di non oltrepassare la soglia di un terzo sul totale del debito del paese in oggetto. Anche perchè a differenza della “collega” Fed, così come anche della BoJ che agiscono sl proprio paese, la Bce deve riuscire a regolarsi tra 19 realtà economiche diverse, ognuna delle quali ha necessità diverse e altrettanto diverse possibilità di emissione di bond. Un problema che, forse, ha spinto la Bce ad allargare lo spettro della scelta ai bond societari che alla fine di giugno affiancheranno quelli sovrani.

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