Yahoo Finanza Ex milionario ha perso tutto e ora vive su un'isola deserta
Giocare in Borsa, scommettere sulle azioni e guadagnare milioni di dollari. Giocare in Borsa, diventare milionario, ma poi – in 24 ore – perdere tutto. E’ la storia di David Glasheen, rampante yuppie negli anni ’80, quelli dei soldi facili, della vita a 1000 all’ora, quelli di Gordon Gekko, il Michael Douglas di “Wall Street”.
E proprio nel 1987, l’anno in cui al cinema arriva “Wall Steet”, proprio a Wall Street arriva il lunedì nero. E David Glasheen, 42enne milionario in ascesa, perde tutto. Oltre 10 milioni di dollari andati in fumo in 24 ore. Un duro colpo per Glasheen, che dieci anni dopo, nel 1997, decide di lasciare tutto e tutti e andare a vivere da eremita. Ma non in montagna, bensì su un’isola deserta, la Restoration Island, isola che fa parte del Ma’alpiku Island National Park al largo dell’Australia.
Da vent’anni, dunque, l’uomo – oggi 73enne – vive da solo sull’isola con la sola compagnia del suo cane Polly. Elettricità ridotta al minimo, praticamente senza acqua corrente, alle prese con gli animali selvatici che popolano l’isola, David Glasheen non è pentito, però, della scelta fatta. “Qui ci sono serpenti, ragni e coccodrilli, ma è più sicuro che in molte altre parti del mondo, sentendo le notizie sugli attacchi terroristici” ha detto.
“E’ importantissimo lavorare con gli elementi. Le persone pensano che si possa aprire il rubinetto ed esce l’acqua. Ma qui, inizi a capire che non è così” continua l’ex milionario, che al momento del suo massimo splendore valeva 22 milioni di dollari. Che sulla Restoration Island ha trovato il suo paradiso, anche se qualcosa gli manca…
“Voglio morire qui, dove altro dovrei volerlo? E’ il mio paradiso in terra. Quando sono arrivato qui ero malato di soldi – sono i soldi a far ammalare la gente – e il mio matrimonio era fallito. Ma a stare da solo ti mancano le conversazioni intelligenti e il contatto fisico. Mi piacerebbe trovare una partner che volesse vivere qui con me, oppure un paio di donne che vogliano visitarmi un paio di volte l’anno” racconta David.
