Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.629,21
    -107,19 (-0,32%)
     
  • Dow Jones

    38.675,68
    +450,02 (+1,18%)
     
  • Nasdaq

    16.156,33
    +315,37 (+1,99%)
     
  • Nikkei 225

    38.236,07
    -37,98 (-0,10%)
     
  • Petrolio

    77,99
    -0,96 (-1,22%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.449,82
    +1.140,52 (+1,96%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.359,39
    +82,41 (+6,45%)
     
  • Oro

    2.310,10
    +0,50 (+0,02%)
     
  • EUR/USD

    1,0765
    +0,0038 (+0,36%)
     
  • S&P 500

    5.127,79
    +63,59 (+1,26%)
     
  • HANG SENG

    18.475,92
    +268,79 (+1,48%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.921,48
    +30,87 (+0,63%)
     
  • EUR/GBP

    0,8577
    +0,0023 (+0,27%)
     
  • EUR/CHF

    0,9735
    -0,0024 (-0,25%)
     
  • EUR/CAD

    1,4726
    +0,0064 (+0,44%)
     

Fattura elettronica: è esentato chi guadagna meno di questa cifra

Fattura elettronica: è esentato chi guadagna meno di questa cifra
Fattura elettronica: è esentato chi guadagna meno di questa cifra (PeopleImages via Getty Images)

La fattura elettronica in Italia è obbligatoria per tutte le partite IVA in regime ordinario a decorrere dal gennaio 2019. Chi opera in regime forfettario o di vantaggio, invece, dovrà emetterla a partire dal 1° luglio 2022, come previsto dal decreto legge n° 36 PNRR 2 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022.

Ci sono tuttavia delle eccezioni per una parte dei contribuenti forfettari, che per il momento continueranno ad essere esentati dall'obbligo di fattura elettronica e potranno continuare ad usufruire di quella analogica. Ecco come e per chi funziona l'esenzione:

- Procediamo per gradi. Cosa vuol dire regime forfettario? È il regime fiscale dedicato ai lavoratori autonomi con un reddito limitato, che cioè non superi la soglia limite di 65mila euro di compensi incassati nel corso dell'anno. Quanto al regime di vantaggio (o dei vecchi minimi), si tratta di un'opzione possibile per i titolari di partita IVA dal 2012 al 2015, che garantiva un trattamento fiscale conveniente e prevedeva un'imposta sostitutiva del 5%. Dal 1 gennaio 2016 non è però più possibile scegliere questo regime, ma solo quello ordinario o quello forfettario. Per comodità, quindi, ci riferiremo di seguito solo ai forfettari.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

- L'obbligo di fattura elettronica scatterà per i forfettari a partire da luglio, ma solo per coloro che nel periodo d'imposta precedente (quindi nell'anno 2021) hanno conseguito ricavi o compensi superiori a 25.000 euro.

- Tutti i forfettari i cui ricavi annui non superano la citata soglia limite di 25.000 euro, dunque, sono per ora esentati dall'emettere la fattura elettronica e possono continuare con quella analogica.

- L'esenzione durerà però solo fino all'1° gennaio 2024, quando l'obbligo di fattura elettronica sarà esteso a tutti, indipendentemente dal volume di ricavi/compensi.

VIDEO - Ecobonus 110% e cessione del credito: cos’è e come funziona per il committente dei lavori

Infine, per togliere ogni dubbio, riportiamo di seguito due pratici esempi del quotidiano Investire Oggi, che spiega come devono comportarsi i forfettari a seconda dei ricavi ottenuti nel 2021 e nel 2022:

- Forfettario che nel 2021 ha superato 25.000 di ricavi: obbligo fattura digitale dal 1° luglio 2022

- Forfettario che, nel 2022 supera la soglia di 25.000 euro: obbligo fattura elettronica dal 1° gennaio 2023.

VIDEO - Ecobonus 110%: sconto in fattura, cos’è e come funziona?