Fca-Psa, ok antitrust Ue ad accordo per fusione da 38 miliardi dollari
BRUXELLES (Reuters) - Fiat Chrysler e Psa hanno ottenuto l'approvazione dell'antitrust della Ue per la fusione da 38 miliardi di dollari e la creazione del quarto produttore auto al mondo, dopo aver preso impegni in merito a un accordo con la rivale giapponese Toyota Motor.
Le due case automobilistiche stanno lavorando all'accordo nella speranza che questo possa aiutarle ad affrontare la duplice sfida per il settore rappresentata dalla necessità di finanziare veicoli più ecologici e dalla pandemia globale.
La Commissione europea ha detto che Psa estenderà l'accordo sui piccoli van con Toyota Motor, aumentando la capacità per la casa giapponese e tagliando i prezzi di trasferimento dei veicoli per rispondere ai timori in materia di concorrenza della Ue, confermando quanto riportato da Reuters a ottobre.
"L'accesso a un mercato competitivo per i piccoli furgoni commerciali è importante per molti lavoratori autonomi e per le piccole e medie imprese in tutta Europa", ha detto in un comunicato il Commissario europeo alla concorrenza Margrethe Vestager.
Fca e Psa consentiranno inoltre ai concorrenti di accedere alle loro reti di riparazione e manutenzione per i furgoni per aiutare nuovi operatori a espandersi sul mercato, ha dichiarato l'Antitrust Ue.
Il gruppo che nascerà con la fusione si chiamerà Stellantis e sarà proprietario di marchi come Fiat, Jeep, Dodge, Ram e Maserati, nonché di Peugeot, Opel e DS.
"Fca e Groupe Psa accolgono con grande favore la decisione della Commissione Europea che autorizza la fusione e la creazione di Stellantis, leader mondiale nella nuova mobilità", hanno detto le società, aggiungendo che il 4 gennaio si riuniranno le assemblee degli azionisti delle due società per approvare l'operazione.
"La conclusione della fusione è prevista entro la fine del primo trimestre del 2021", hanno aggiunto.
L'azionista di maggioranza di Fca è Exor, la holding della famiglia Agnelli, mentre gli investitori in Psa sono la famiglia Peugeot, il governo francese e la cinese Dongfeng .
((Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614))