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Festival di Sanremo: gli indimenticabili momenti trash

La storia del Festival di Sanremo in dodici episodi. Indimenticabili. Bellissimo o bruttissimo, tutti vogliono partecipare e se la prendono se ne sono esclusi. Perchè Sanremo è Sanremo, come recitava la sigla di qualche anno fa, e dal 9 al 13 febbraio avremo la 66esima conferma del grande circo della kermesse.

Ripercorriamo le varie tappe che hanno fatto la storia del Festival:

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Arisa sotto gli effetti degli “anestestici”
Scelta come valletta insieme con la collega Emma e con Rocio Munoz Morales da Carlo Conti in persona, Arisa si è distinta sul palco non soltanto per i look improbabili sfoggiati durante le serate (una bella lotta con Emma), ma anche per le gaffe. Come quella che l’ha vista dichiarare a tutta Italia di avere preso “anestetici”. Alla preoccupata correzione di Conti, che dirotta sugli “analgesici”, la cantante lucana replica serafica: “Non è la stessa cosa? Be’, lo consiglio comunque a tutti”

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E la famiglia più numerosa del mondo
Sempre lo scorso anno, il palco dell’Ariston si è dovuto svuotare per lasciare spazio ai 18 membri della famiglia Anania (madre, padre e 16 figli): “Il potere del Festival è quello di riunire le famiglie davanti alla Tv”, spiega filosoficamente e coraggiosamente Conti. E Twitter si scatena

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La farfallina di Belen
Il 2012 ha proposto ben due colpi di scena che hanno dato brio alla 62esima edizione di Sanremo: l'indimenticabile spacco inguinale con tanto di farfallina di Belen Rodriguez (che poi ha confessato di indossarle, le mutandine) la showgirl argentina che insieme a Elisabetta Canalis ha interpretato la valletta della serata e…

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Loredana Berté e Gigi D’Alessio
…l'esibizione over trash della sempiterna Loredana Bertè, in gonna multicolor e occhiali da sole, in accoppiata con Gigi d'Alessio, nella versione dance di Respirare. Ariston a mò di disco e ballerini in ogni dove.

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Pupo ed Emanuele Filiberto
Italia amore mio: non è il nome di una linea di pizze surgelate ma il titolo della canzone del trio Pupo, Emanuele Filiberto di Savoia e Luca Canonici che ha lasciato incredulo il pubblico del Festival di Sanremo nell’edizione del 2010, dedicata a dall’erede Savoia al Paese in cui gli è stato vietato l’ingresso fino al 2002. Il gruppo ha stupito tutti venendo eliminato proprio quasi appena entrato in teatro, poi ripescato e in finale giunto addirittura secondo sul podio.

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Loredana Berté e Ivana Spagna
Il 2008 è l’anno di Loredana Bertè, che approda al Festival con Musica e Parole. E nella serata dei duetti, subito prima della finale, la Bertè ci è arrivata, ma fuori concorso. Ammanettata e con accompagnatrice Ivana Spagna (con una sveglia dal significato ancora misterioso), la Bertè era stata esclusa per plagio, perché il suo brano era identico a Sesto Senso scritto dagli stessi autori e musicato per Ornella Ventura nel 1988. Magnanimo sempre Baudo, che la lasciò continuare a esibirsi seppure già esclusa dalla gara.

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Pippo Baudo e Roberto Benigni
Nel 2002 il vero vincitore di Sanremo è stato il membro di Pippo Baudo. Ospite d’eccezione Roberto Benigni e la scena indimenticabile sul palco dell’Ariston è quella in cui il comico toscano salta su dalla platea, afferra gli attributi del conduttore e nello stesso momento gli scompiglia i capelli, urlando al mondo: “I capelli sono veri, è il pisello che è finto!”

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Il salvataggio di Pippo Baudo
1995: Pino Pagano si siede a cavalcioni sulla balaustra della galleria minacciando di buttarsi. Pippo Baudo lo raggiunge lo convince a desistere dall’insano proposito e il dramma si trasforma in commedia. Un anno dopo, in farsa: Pino Pagano rivelò infatti di essere stato pagato 25 milioni di lire per l’estemporanea esibizione.

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Cavalli pazzi alla riscossa
1992: il disturbatore Cavallo Pazzo, vero nome Mario Appignani, sale sul palco dell’Ariston per denunciare che il Festival, sempre condotto da Baudo, era truccato e che lo avrebbe vinto Fausto Leali. Quell’anno, il Festival lo vinse Luca Barbarossa con Portami a ballare e Leali arrive solo nono, con una canzone di Aleandro Baldi che invece si impose tra le Nuove Proposte, in coppia con Francesca Alotta.

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Francesco Salvi
1990: Francesco Salvi, allora conosciuto soprattutto come comico del Drive In e per il brano demenziale ‘C’è da spostare una macchina’, partecipa al Festival con la canzone ‘A’. Che non piacque a nessuno, né alla giuria, né al pubblico, arrivando terzultima e cadendo nel dimeticatoio.

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I figli di…
1989: per cercare di affezionare al Festival il pubblico giovane, gli autori di Sanremo pensano di chiamare alla conduzione non più ingessati ma collaudati presentatori vecchia maniera ma delle giovani promesse. La scelta cadde, nel Paese delle raccomandazioni, sugli ormai famigerati “figli di”: Rosita Celentano, figlia di Adriano, Gianmarco Tognazzi figlio di Ugo, Danny Quinn figlio di Anthony e Paola Dominguin figlia del torero Luis e dell’ex Miss Italia Lucia Bosé, nonché sorella del più noto Miguel. Tra papere e figuracce, la vera promessa, per fortuna mentenuta, fu di non tornare più…

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Marisa Laurito
1989: la cucina, in particolare quella partenopea, è protagonista al Festival: merito di Marisa Laurito, che porta all’Ariston la sua dedica d’amore per… il babà anzi, come lo chiamava lei e come diceva il testo, il “babbà” che, recitava il titolo “è una cosa seria”.