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Finmeccanica, Tata dice che jv con AgustaWestland va avanti se New Delhi dà ok

BUSTO ARSIZIO (Reuters) - Ratan N. Tata, ex presidente e Ceo del gruppo indiano Tata, sentito oggi come testimone al processo in corso a Busto Arsizio sulla presunta corruzione internazionale per la vendita di elicotteri da AgustaWestland all'India, ha detto che gli eventi giudiziari che stanno coinvolgendo la società del gruppo Finmeccanica potrebbero mettere a rischio la joint venture con il suo gruppo per la realizzazione di elicotteri civili in India ma, se ci sarà il via libera del governo di New Delhi, si andrà avanti. "Siamo ancora in attesa dell'approvazione del governo per la joint venture e in attesa degli investimenti di AgustaWestland nella partnership. Se il governo darà il nulla osta, proseguiremo i nostri rapporti con Agusta", ha dichiarato durante l'udienza. Al processo davanti al Tribunale di Busto sono imputati gli ex AD di Finmeccanica e AgustaWestland Giuseppe Orsi e Bruno Spagnolini. Tata ha detto di aver incontrato Orsi sei o sette volte in India e a Milano in relazione alla creazione della joint venture, avendo modo di acquisire "rispetto e fiducia verso Orsi sia come persona che come manager", aggiungendo che l'ex AD di Finmeccanica non gli ha mai chiesto un appoggio per entrare in contatto con settori del governo indiano. "Qualora le interazioni con signor Orsi avessero sollevato dei dubbi sui standard etici non sarei stato d'accordo a portare avanti l'attività e firmare," ha dichiarato Tata. "Il progetto nostro era completamente diverso da quello in ambito governativo, non mi è stato chiesto nulla. né tantomento avrei dato il mio consenso se mi fosse chiesto". L'uomo d'affari indiano ha inoltre affermato che "al meglio delle mie conoscenze, non c'è stato nessun avvicinamento al gruppo Tata per un contratto offset." e di aver appreso del contratto per i 12 elicotteri governativi indiani dalla stampa. Tata ha ricordato che la joint venture del suo gruppo con AgustaWestland riguarda la costruzione di elicotteri civili in India e non c'è nessun conflitto con l'accordo con il gruppo statunitense Sikorsky per l'assemblaggio di fusoliere. Tata ha concluso di non conoscere la famiglia Tyagi (soci del mediatore italoamericano Guido Ralph Haschke che ha patteggiato una pena nell'ambito di questo procedimento, e cugini dell'ex capo di stato maggiore indiano) e di non aver mai sentito nominare l'avvocato Gautam Khaitan, anche lui socio di Haschke. (Danilo Masoni) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia