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Fisco, Camera approva la delega, è legge

Aula della Camera dei deputati vista dall'alto. Roma, 25 febbraio 2014. REUTERS/Giampiero Sposito (Reuters)

ROMA (Reuters) - Via libera della Camera alla delega fiscale, che dopo oltre due anni di esame parlamentare diventa legge dello Stato. Montecitorio ha approvato il disegno di legge con 309 voti favorevoli, nessun contrario e 99 astenuti. Il governo dovrà adottare entro dodici mesi i decreti legislativi per dare attuazione ai principi della delega. Uno dei capitoli centrali è la riforma del catasto, di cui si parla in Italia da più di 20 anni. L'obiettivo è rivedere valore patrimoniale e rendite degli immobili avvicinandoli ai valori di mercato. Un'operazione lunga e complessa, che richiederà da tre a cinque anni, secondo il ministero dell'Economia. Come principio di valutazione l'esecutivo dovrà utilizzare "il metro quadrato" anziché i vani. Uno dei decreti attuativi dovrà "potenziare e razionalizzare i sistemi di tracciabilità dei pagamenti" e "prevedere disincentivi all'utilizzo del contante". Le maggiori entrate incassate con la lotta all'evasione, "al netto di quelle necessarie al mantenimento dell'equilibrio di bilancio e alla riduzione del rapporto tra il debito e il Pil", saranno trasferite al Fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale. L'articolo 4 prevede che ogni anno il governo elabori un rapporto sulle spese fiscali, vale a dire "qualunque forma di esenzione ed esclusione, riduzione dell'imponibile o dell'imposta". La riduzione delle cosiddette 'tax expenditure' è uno degli strumenti cardine per assicurare le risorse necessarie alla riduzione della pressione fiscale. Ricco il capitolo dedicato alle imprese. La delega disciplina una nuova forma di prelievo sul reddito imprenditoriale che assorbirà l'Irpef prevista per ditte e società di persone e avrà un'aliquota "proporzionale allineata" al 27,5% dell'Ires, quindi non progressiva. L'esecutivo dovrà inoltre disciplinare l'abuso del diritto, frutto di un orientamento della Cassazione che bolla come illegittime tutte le operazioni fatte solo per pagare meno tasse. La delega unifica i concetti di elusione e abuso del diritto e definisce la condotta abusiva come "uso distorto di strumenti giuridici idonei ad ottenere un risparmio d'imposta, ancorché tale condotta non sia in contrasto con alcuna specifica disposizione". Non c'è abuso "se l'operazione è giustificata da ragioni extrafiscali non marginali". L'articolo 14 fissa i criteri per rivedere l'intero impianto normativo sui giochi d'azzardo e introduce una serie di misure per combattere la ludopatia. Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia