Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.987,67
    -118,34 (-0,35%)
     
  • Dow Jones

    39.363,38
    +55,38 (+0,14%)
     
  • Nasdaq

    18.342,16
    +153,86 (+0,85%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    83,31
    -0,57 (-0,68%)
     
  • Bitcoin EUR

    52.157,80
    -1.490,55 (-2,78%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.175,27
    -33,42 (-2,77%)
     
  • Oro

    2.400,60
    +31,20 (+1,32%)
     
  • EUR/USD

    1,0840
    +0,0026 (+0,24%)
     
  • S&P 500

    5.563,99
    +26,97 (+0,49%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.979,39
    -8,09 (-0,16%)
     
  • EUR/GBP

    0,8456
    -0,0016 (-0,18%)
     
  • EUR/CHF

    0,9709
    -0,0017 (-0,18%)
     
  • EUR/CAD

    1,4769
    +0,0055 (+0,37%)
     

Fmi: crescita globale rallenta, Cina verso nuovo modello sviluppo

Il numero uno dell'Fmi Christine Lagarde. REUTERS/Eric Vidal (Reuters)

JAKARTA (Reuters) - Il ritmo della crescita economica a livello globale si rivelerà più debole delle attese Fmi, alla luce di un recupero meno brillante del previsto delle economie avanzate e all'ulteriore rallentamento dei paesi emergenti. Lo dice il direttore Christine Lagarde, invitando economie emergenti come quella indonesiana a "restare vigili di fronte alla possibilità di contagio" a causa del rallentamento della Cina, di condizioni finanziarie meno espansive e della prevista risalita dei tassi di riferimento Usa. "In linea generale prevediamo che la crescita globale rimanga modesta, a un ritmo probabilmente inferiore di quanto prevedessimo a luglio", dice nell'intervento preparato per la visita di due giorni nella capitale indonesiana. Il Fondo monetario internazionale ha attualmente per l'espansione economica mondiale 2015 una stima di 3,3%, di poco inferiore al 3,4% dell'anno scorso. Passando al tema della singola Cina, che di recente tanto sembra spaventare i mercati finanziari, Lagarde spiega poi che il rallentamento non è né brusco né inatteso, dal momento che Pechino si sta semplicemente adattando ad un nuovo modello di sviluppo. "La fase di transizione verso un'economia maggiormente basata sul mercato e il processo di aggiustamento degli squilibri accumulati negli ultimi anni sono processi complessi... detto questo, le autorità hanno gli strumenti di politica monetaria e 'cuscinetti' finanziari sufficienti a far fronte alla situazione" precisa. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia