Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.249,77
    +310,02 (+0,91%)
     
  • Dow Jones

    38.239,66
    +153,86 (+0,40%)
     
  • Nasdaq

    15.927,90
    +316,14 (+2,03%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    83,66
    +0,09 (+0,11%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.718,77
    -704,65 (-1,17%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.331,99
    -64,55 (-4,62%)
     
  • Oro

    2.349,60
    +7,10 (+0,30%)
     
  • EUR/USD

    1,0699
    -0,0034 (-0,32%)
     
  • S&P 500

    5.099,96
    +51,54 (+1,02%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.006,85
    +67,84 (+1,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8558
    -0,0015 (-0,18%)
     
  • EUR/CHF

    0,9770
    -0,0015 (-0,15%)
     
  • EUR/CAD

    1,4613
    -0,0036 (-0,25%)
     

Ftse Mib fuori a breve dalla fase di limbo? I titoli da valutare

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

L'indice Ftse Mib è tornato a perdere terreno nelle ultime sedute, scendendo a mettere sotto pressione area 22.000 che per il momento ha tenuto. Prevede ulteriori ribassi nelle prossime giornate?

Piazza Affari si trova ancora nel limbo laterale; la scorsa ottava è passata dalla parte alta alla parte bassa, con momentanea tenuta dei supporti importanti e reazione in chiusura del venerdì.

Nelle prossime giornate per il Ftse Mib è indispensabile la tenuta dei supporti nei vari grafici, dalla media a 200 periodi giornaliera a 22.200 punti. Ancor più rilevante la tenuta delle medie a 50 settimanale e a 12 mensile, tra 21.975-21.930 punti, pena un ritorno a 21.800-21.720 e poi sui minimi dell’anno a 21.500-21.460 punti.
In caso di rottura di quest'ultima soglia potremo assistere a ondate di panico verso i sottostanti supporti mensile e settimanale, tra 20.560 e 20.440 punti circa.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Viceversa, eventuali rialzi avranno ostacoli nelle medie superiori giornaliere e settimanali, tra 22550-22640 e 22700-22870 circa, sopra le quali con spazio per 23mila e la chiusura del gap down a 23184 punti.
Oltre quest'ultimo livello ci sarà un'eventuale accelerazione dei corsi a 23400-23800, prima di un nuovo assalto ai massimi dell’anno a 24.050 punti.

Tra i bancari venerdì scorso Ubi Banca e Banco BPM hanno imboccato sentieri opposti, con il primo in salita e il secondo in calo. Qual è la view su questi due titoli?

Ubi Banca è in fase correttiva all’interno di un trend rialzista partito nel 2016 su un doppio minimo crescente, col prezzo che stava scendendo verso un importante supporto statico, dal quale ha reagito nel breve.
Sulla tenuta di 1.80-1.88 euro, il titolo ha intrapreso una buona risalita, con massimo relativo lo scorso ottobre 2017 a 4.634 euro, discesa poco sopra 3.60 euro e presente rimbalzo verso 3.78 circa.
Scenari rialzisti si avranno solo sopra 3.975 euro, con supporti a 3.785-3.605 euro e resistenze a 4.25-4.45 euro.

Banco BPM dopo l’ennesimo crollo, segno distintivo del martoriato settore bancario italico, si trova in un trend rialzista suggellato da supporti e resistenze dinamici crescenti, col prezzo che ha però intrapreso una gamba correttiva.
Dopo la tenuta della resistenza superiore poco sopra 3.50 euro di settembre 2017, il titolo ha avviato una discesa che si è correttamente arrestata sul supporto inferiore in zona 2.50-2.48 circa, con presente rimbalzo in zona neutra verso 3.29-2.96 circa.
Scenari rialzisti sopra 3.045 euro, con supporti a 2.90-2.76 euro e resistenze a 3.25 e 3.42 euro.

Tenaris prima del week-end è stato colpito da forti vendite, mentre nello stesso settore si è mantenuto a galla Saipem. Cosa prevede per questi due titoli nel breve?

Tenaris a inizio 2017 ha toccato un massimo relativo dal quale è violentemente precipitata, con un doppio minimo da manuale del trading classico tra l’estate e l’autunno del medesimo anno e recente gamba rialzista, interrotta dall’attuale fase correttiva.

Dopo la mancata conferma dei 17.30-17 euro, il titolo aveva innestato una potente retromarcia, con una base costruita poco sopra gli 11 euro, dalla quale è partito un buon rialzo interrotto poco sopra i 15 euro dalla ribassista dinamica verso zona 13.60 circa.
Ripresa dello scenario rialzista confermato solo sopra 14.70 euro, con supporti a 14 e 13.30 e resistenze a 15.75 e 16.50 euro.

Saipem è stata protagonista di un crollo epocale, praticamente verticale, caratterizzato anche da brucianti gap down sino a formare una base, con rimbalzi anche percentualmente interessanti, seguiti dal ritorno dai venditori, come in questo momento di ennesima difficoltà ribassista.

Sulla tenuta di 2.80 euro a febbraio 2016, abbiamo assistito ad un tentativo di inversione rialzista, anche al raddoppio, con massimo relativo a 5.80 euro, doppio minimo crescente sopra 2.84 con recente rimbalzo a 4.10 euro e presente ritorno poco rassicurante in zona 3.08-3.26 circa.
Un primo segnale positivo verrà confermato solo sopra 3.38 euro, con supporti a 3.22 e 3.07 euro e resistenze a 3.62 e 3.80 euro.

Fca non è riuscito a mantenersi sopra quota 17 euro, mentre CNH Industrial è scivolato ad un passo dai 10 euro. E' lecito attendersi un recupero per questi due titoli nel breve?

FCA dopo il volo verticale degli scorsi mesi, stile Space Shuttle, si è presa un periodo di frenata, con correzione e corretto rimbalzo dai massimi precedenti e attuale fase di indecisione, sempre laterale ribassista di breve, tra supporti e resistenze giornaliere.

Dopo la rottura rialzista di 16 euro, il titolo ha fallito la tenuta dei 20 euro, con recente caduta a 15.58 euro e presente movimento erratico tra 17.70 e 16.50 circa, in attesa di una nuova direzionalità, in un senso o nell’altro. Nuovi scenari rialzisti si avranno solo sopra 18.20 euro, con supporti a 17.30 e 16.50 euro, inficiati sotto 16.10 euro, e resistenze a 19.40 e 20.40 euro.

CNH Industrial dopo un esordio nel lontano 2013 non proprio positivo per i sottoscrittori, aveva recentemente inserito il turbo, toccando nuovi massimi storici, seguiti dall’attuale veloce e ripida fase correttiva.
Sopra 10.60 e 11 euro, il titolo aveva accelerato sino a 12.64 euro, con presente discesa poco sopra 9.85-10 euro circa.
Una eventuale ripresa si avrà sopra 10.95 euro, con supporti a 10.43 e 9.93 euro e resistenze a 11.70 e 12.30 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase di mercato? A quali consiglia di guardare ora?

Monitoriamo con attenzione: BREMBO, ENI, TELECOM ITALIA.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online