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Ftse Mib in volo verso area 24.000? I titoli impostati al rialzo

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib si è spinto quasi a ridosso dei massimi del 2017, fermandosi ieri in area 23.000. Si aspetta ulteriori sviluppi positivi nel breve?

Il Ftse Mib è sceso fino all'area dei 21.600, livello indicato già in precedenza nel mese di dicembre, e come previsto, la tenuta di questo supporto ha favorito nuovi spunti rialzisti.
Ciò è avvenuto grazie anche alle ultime news che hanno interessato il settore automobilistico nel quale si sta mettendo in evidenza Fca, ma segnaliamo anche il recupero di Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) in queste ultime giornate.

La spinta a Piazza Affari è arrivata anche dagli indici azionari americani e ora il Ftse Mib si sta avvicinando ai 23.133 punti, massimi del 2017 segnati a inizio novembre. Con la violazione di questo livello l'indice volerà verso i 24.000 punti, anche se troviamo un piccolo ostacolo intono ai 23.538 punti.
Al di sotto di area 23.000 abbiamo tre supporti: 22.701, 22.381 e 22.031 punti, livelli che potrebbero contenere la discesa in caso di ritracciamento dai prezzi correnti.

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La view su Piazza Affari è rialzista anche perchè da ottobre 2016 ad oggi l'indice non ha fatto altro che salire, intervallando la sua ascesa con dei ritracciamenti, fino ad approdare all'incertezza della fine del 2017, spazzata via dalla giornate molto rialziste di inizio 2018.

Il prossimo target, come detto prima, è in area 24.000, resistenza che tra aprile e agosto 2016 aveva contenuto le quotazioni, rappresentando un livello molto forte da superare, e non è da escludere che al di sotto di esso si possa creare una congestione tra i 24.000 e i 23.000 punti.

Tra i bancari qual è il suo giudizio su Bper Banca e Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) ?

Bper Banca ha registrato delle perdite piuttosto consistenti a dicembre e ora dopo il superamento dei 4,07 euro sembra voler riprendere la via dei guadagni. La prima resistenza è molto vicina a 4,34 euro, violata la quale si guarderà ai 4,78 euro come possibile target d'arrivo, oltre cui segnaliamo i 5,17 euro.

In mancanza di ulteriori rialzi si avrà un seguito ribassista e sotto i 4,07 euro abbiamo un primo supporto a 3,8 euro e un sostegno sucessivo a 3,51 euro.
Al momento la mia view è neutrale su Bper Banca, pur non trascurando i presupposti di un possibile rialzo.

Simile la situazione di Ubi Banca che ha una resistenza a 3,89 euro, violata la quale il titolo allungherà verso i 4,13 euro. Al di sopra di tale livello si apriranno le porte per un rialzo in direzione dei 4,5 euro, ma se dai livelli attuali dovesse partire un ritracciamento troveremo un buon supporto a 3,74 euro che potrebbe contenere i ribassi.

Se ciò non dovesse accadere bisognerà spostare l'attenzione sui 3,59 euro, la cui tenuta potrebbe innescare una ripresa degli acquisti, in mancanza dei quali la discesa di Ubi Banca proseguirà verso i 3,39 euro prima e i 3,2 euro nella peggiore delle ipotesi.

Qual è la sua view sul recente andamento di Fca che sta continuando ad aggiornare i suoi massimi storici?

Fca presenta un trend decisamente positivo, ma ricordiamo che da ottobre a fine 2017 c'è stata una congestione, cui ha fatto seguito un forte rialzo a inizio 2018, con un passaggio dai 15,7 euro agli attuali 18,5 euro.
Il titolo a mio avviso può proseguire al rialzo anche perchè la volatilità c'è e le quotazioni potrebbero spingersi fino ai 20 euro. Quest'ultima è una resistenza che, se venisse superata, aprirebbe le porte ad un allungo fino ai 22 euro.

Quanto ai supporti, il primo è a 17,91 euro e il successivo a 16,85 euro, sotto cui si guarderà ai 15,74 euro, sostegno che ha contenuto i prezzi da ottobre scorso.

Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) anche ieri ha perso terreno in controtendenza rispetto al mercato. Come valuta l'impostazione di questo titolo?

Salvatore Ferragamo sta soffrendo e si trova da ottobre scorso in una congestione tra i minimi a 20,46 e i massimi a 23,5 euro. E' probabile che nei prossimi giorni il titolo possa aprire gli scambi con un gap ribassista scendendo verso il supporto a 20,46 euro, sotto cui c'è un sostegno a 19,12 euro prima di guardare ai 17,49 euro, minimi di luglio 2016.
Al di sopra dei 23,5 euro troviamo i 25,07 euro e i 26,88 euro, al raggiungimento dei quali bisognerà rivedere l'analisi del titolo per capire bene dove potrebbero andare i prezzi.

La view su Salvatore Ferragamo è neutrale ed è difficile trovare una strategia sul multiday. Il titolo è comunque interessante perchè in caso di violazione del supporto o della resistenza prenderà una direzione ben definita, ma per ora è bene essere cauti in attesa di ulteriori sviluppi.

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