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Germania, accordo di massima per Grosse Koalition, a Spd ministero Finanze

La cancelliera tedesca uscente Angela Merkel e il leader della Sps Martin Schulz il 12 gennaio 2018 a Berlino. REUTERS/Hannibal Hanschke (Reuters)

BERLINO (Reuters) - I conservatori di Angela Merkel e la Spd hanno raggiunto un accordo "di principio" sui punti principali in vista di una nuova edizione della Grosse Koalition dopo oltre quattro mesi di negoziati dalle elezioni dello scorso settembre.

Lo confermano a Reuters due fonti vicine alle trattative, una delle quali aggiunge che all'Spd andranno il ministero delle Finanze e quello del Lavoro.

Il fatto che all'Spd sia andato l'importante ministero delle Finanze -- di cui fino a poco fa era titolare il conservatore Wolfgang Schaeuble -- lascia intendere che i conservatori sono stati costretti a fare importanti concessioni all'Spd per giungere a un accordo.

Il quotidiano 'Sueddeutsche Zeitung' aggiunge che Martin Schulz si dimetterà da leader dei socialdemocratici per assumere il ruolo di ministro degli Esteri nel prossimo governo e che il suo posto alla guida del partito andrà al presidente del partito al Bundestag, Andrea Nahles. Un portavoce dell'Spd non ha né confermato né smentito la notizia.

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Esponenti della Cdu, secondo quanto riporta 'Bild', saranno titolari del dicastero dell'Economia e della Difesa mentre quello dell'Interno andrà alla bavarese Csu.

Qualche giorno fa, Schulz aveva assicurato che nell'accordo ci sarebbe stato spazio per mettere fine all'"austerity".

Nella bozza dell'accordo, vista da Reuters, i partiti che formeranno la coalizione dicono di voler trasformare il fondo di salvataggio della zona euro in un vero e proprio Fondo monetario europeo.

Le formazioni inoltre dicono di essere a favore di risorse per mettere al riparo la zona euro dalle crisi e delle riforme strutturali sostenute dal presidente francese Emmanuel Macron.

L'ultimo incontro tra le due parti politiche si è aperto ieri alle 10 del mattino, vale a dire oltre ventiquattr'ore fa.

La notizia dell'accordo è destinata a dare un po' di sollievo a investitori e Paesi partner della Germania, preoccupati dal fatto che oltre quattro mesi dopo le elezioni Berlino non avesse ancora un governo.

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