Giustizia, Renzi esclude "tendenzialmente" voto di fiducia
ROMA (Reuters) - Il premier Matteo Renzi ha escluso oggi il ricorso al voto di fiducia per far passare un controverso provvedimento sulla riforma del processo penale, a cui i giudici e una parte della maggioranza si oppongono. "Tendenzialmente escludiamo il ricorso al voto di fiducia", ha detto Renzi in un'intervista a radio Rtl 102.2, dopo che il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha avvertito che ponendo la fiducia sulla materia il governo rischia di cadere. "Abbiamo fatto delle regole che secondo me sono buone, che fanno bene, ma mettere la fiducia su una cosa che il capo dei giudici (Piercamillo) Davigo... dice sono dannose o inutili... prima di mettere la fiducia ci penso due, tre, o quattro volte". Il problema principale però per la legge viene da una parte dei centristi che sostengono il governo, compresi i verdiniani, senza il cui voto al Senato il provvedimento non potrebbe passare. E a Palazzo Madama, il governo ha una maggioranza risicata. "Il Nuovo Centrodestra e un pezzo del Pd non si fidano uno dell'altro, basta che qualcuno non si presenti al momento del voto e il gioco è fatto", ha detto il ministro Orlando in un'intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera. Secondo Orlando "la materia è molto divisiva, anche dentro il Pd", in particolare sulle modifiche relative alla prescrizione di alcuni reati. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia