Google, procura Milano indaga su redditi 2008-13, non c'è intesa
MILANO (Reuters) - La procura di Milano ha avviato un'indagine su Google, sfociata anche in verifiche fiscali alla fine dell'anno scorso, nell'ambito della quale è stato intrapreso un contraddittorio con i rappresentanti della società sugli anni dal 2008 al 2013 che però non ha ancora portato al perfezionamento di un'intesa. E' quanto ha annunciato il procuratore capo del capoluogo lombardo, Edmondo Bruti Liberati, in una nota precisando che Google "si è riservata di fornire dati ed elementi che consentano di quantificare la redditività in Italia delle proprie attività economiche" ma senza chiarire quale sia l'ipotesi di reato. La nota di Bruti Liberati si conclude dicendo che "all'esito saranno tratte le valutazioni conclusive sia sotto il profilo fiscale che sotto il profilo della qualificazione penale". Stamane il 'Corriere della Sera' ha scritto che il motore di ricerca statunitense ha raggiunto un accordo con il fisco italiano per pagare 320 milioni di euro in tasse su 800 milioni che riconosce come imponibile prodotto in Italia in cinque anni. Contattato da Reuters un portavoce di Google ha detto che "la notizia non è vera" e che "non c'è l'accordo" a cui fa riferimento il quotidiano, aggiungendo che la società "continuerà a lavorare con le autorità fiscali italiane". Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia