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Letta per chiedere fiducia dopo primarie Pd con nuovo programma

Il presidente del Consiglio Enrico Letta oggi durante una conferenza stampa a Vilnius. REUTERS/Ints Kalnins (Reuters)

di Roberto Landucci ROMA (Reuters) - Enrico Letta vuole ottenere una nuova fiducia dal Parlamento sul restyling del programma di governo dopo l'uscita di Forza Italia dalla maggioranza, ma preferisce aspettare che gli elettori del Pd scelgano il nuovo segretario l'8 dicembre prima di rimettere mano al programma. In una conferenza stampa a Vilnius, a margine del vertice del Partenariato orientale, il presidente del Consiglio anticipa però un auspicio: il partito dell'ex senatore Silvio Berlusconi non tolga il suo appoggio alle riforme costituzionali, che sono una partita da giocare in Parlamento su un piano distinto da quello dell'azione di governo. Riecheggiando il vicepremier Angelino Alfano, capofila del Nuovo Centrodestra - la seconda gamba dell'esecutivo dopo la divisione con Fi -, Letta ha detto che la verifica "passa attraverso la definizione di una nuova agenda per il 2014" da sottoporre al voto parlamentare di fiducia. Ci saranno "le riforme economiche in applicazione della Legge di Stabilità e capitoli nuovi di cui parlerò con i partiti che sostengono il governo", ha aggiunto, parlando del programma su cui chiederà "una nuova fiducia". Ma questo, secondo Letta, non dovrebbe avvenire prima che il suo partito scelga il nuovo segretario, con le primarie dell'8 dicembre. Tutti i sondaggi dicono che sarà quel Matteo Renzi che ha promesso nella foga della campagna elettorale che, una volta a capo di via del Nazareno, convincerà il premier a fare come dice lui. FORZA ITALIA CHIARISCA SUA POSIZIONE Ma sulle insidie a sinistra oggi Letta non si sofferma. Piuttosto gli preme ricordare che l'obiettivo della riforma delle istituzioni, la ragione costitutiva del suo governo di larghe intese, non viene meno con il passaggio all'opposizione di 2/3 del centrodestra. "Penso che l'uscita repentina di Forza Italia dalla maggioranza sia un passaggio che abbia bisogno di chiarimento rispetto al tema di come si collocherà in Parlamento, che tipo di opposizione ha intenzione di svolgere, che ruolo vuole svolgere rispetto alle riforme istituzionali che i parlamentari di Forza Italia hanno appoggiato fino a oggi". Come deciderà Fi è dirimente, perché soltanto con l'appoggio dei fedelissimi di Berlusconi il Parlamento potrebbe approvare in ultima lettura la legge costituzionale, che detta il percorso accelerato per fare le riforme, con la maggioranza dei due terzi necessaria per evitare il referendum confermativo. E provare così a rispettare la scadenza del 2015 per modificare la Carta, che lo stesso Letta si era dato ad inizio mandato. "Il gesto che facciamo di andare in Parlamento è finalizzato a rendere questa discussione più ordinata e per dare anche il segno che esiste un'azione di governo ed un'azione di riforme istituzionali del nostro Paese che ho sempre voluto e a maggior ragione adesso voglio sia portata avanti con la più larga condivisione e coinvolgimento possibile", ha detto Letta. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia