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Governo rinvia a martedì su Imu e Bankitalia, centrodestra non cede su esenzione agricola

Il presidente del Consiglio Enrico Letta a Malta lo scorso 11 novembre. REUTERS/Darrin Zammit Lupi (Reuters)

di Giuseppe Fonte ROMA (Reuters) - Il governo rinvia a martedì prossimo, 26 novembre, i decreti legge sull'Imu e sulla rivalutazione delle quote di partecipazione al capitale della Banca d'Italia in mano alle istituzioni finanziarie. Il ritardo sembra dovuto alla necessità di ricevere la luce verde dalla Banca centrale europea sulla modifica dello Statuto della Banca d'Italia e a un irrisolto dissidio all'interno della maggioranza sugli immobili che saranno esentati dal pagamento della seconda rata Imu. "Si attende un parere della Bce, il provvedimento su Bankitalia è contestuale a quello sull'Imu", spiega la titolare delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, fornendo la versione ufficiale di Palazzo Chigi, che nega frizioni sull'Imu. Il Tesoro insiste per mantenere la seconda rata del 2013 su terreni agricoli e fabbricati rurali, ma Forza Italia e il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano non cedono sulla loro esenzione. Banca d'Italia fa parte del sistema europeo delle banche centrali e gode della più totale indipendenza. Qualsiasi decisione il governo voglia assumere richiede il via libera preventivo di Francoforte, pena la violazione dei trattati europei. Avvalendosi di un comitato di esperti, Bankitalia ha indicato in 5-7,5 miliardi il valore corretto delle sue quote, a fronte dei 156.000 euro previsti da una legge che risale agli anni trenta. Il governo vuole rendere le quote scambiabili e introdurre un limite quantitativo massimo per trasformare la Banca d'Italia in una public company. "Il tetto è già previsto nel decreto legge", spiega una fonte governativa. L'operazione dovrebbe assicurare un gettito una tantum di 1,2 miliardi nel 2014. Rivalutando le quote, le banche potranno rafforzare i loro patrimoni già nei bilanci del 2013 e rispettare più facilmente i requisiti di Basilea III. IMU, CENTRODESTRA CONTRO SACCOMANNI "Discuteremo martedì sui terreni agricoli. Posso dirvi che c'è l'esenzione sui fabbricati rurali che subivano una doppia tassazione", dice Nunzia De Girolamo. Esentare solo abitazioni principali e case popolari, come propone da giorni il Tesoro, costa poco più di 2 miliardi. Esentare anche l'intero comparto agricolo, come chiedono Forza Italia e Nuovo centrodestra, aumenta le esigenze di copertura a 2,4 miliardi. Poi c'è il fronte dei comuni. Il governo ha promesso di restituire ai sindaci tutto il mancato gettito Imu. Il Tesoro calcola gli oneri applicando le aliquote standard del 2012. I sindaci chiedono di avere tutto il gettito, comprese le maggiori aliquote già decise da numerosi comuni. La differenza vale almeno 500 milioni. Il protrarsi dei lavori ha indotto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, a cancellare la strasferta a Milano, dove avrebbe dovuto partecipare a una cerimonia di Expo 2015 e agli Stati generali della Cultura. Palazzo Chigi scrive in un tweet che ora è in corso l'esame della relazione sulla spending review preparata dal commissario Carlo Cottarelli. COPERTURE A RISCHIO CENSURE UE? La copertura messa a punto dal Tesoro a fronte della soppressioen della seconda rata Imu deriva soprattutto da un aumento degli acconti di banche e assicurazioni "oltre il 120%" sia nel 2013, sia nel 2014. Una soluzione che "porterà irrevocabilmente all'apertura di una procedura di infrazione da parte dell'Unione europea", secondo il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta. Il problema nasce dal fatto che la Commissione europea potrebbe bollare i maxi acconti sulle società finanziarie come un prestito forzoso. Via XX Settembre ha posto sul tavolo del governo un ulteriore anticipo di imposta a carico di banche, società di intermediazione finanziaria (Sim) e società di gestione del risparmio (Sgr): l'acconto del 100% dell'imposta sostitutiva al 20% su plusvalenze e proventi da attività finanziarie. Ma anche qui ci sarebbero dei problemi: banche, sgr e sim gestiscono i patrimoni sulla base delle scelte che prendono i clienti; questo rende complicato quantificare l'acconto. Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia