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Governo, Berlusconi: opposizione mite, scontro Renzi-Grillo

di Roberto Landucci ROMA (Reuters) - Il premier incaricato Matteo Renzi ha concluso oggi le consultazioni in vista della formazione del nuovo governo: il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, pur rimanendo all'opposizione, gli ha garantito l'appoggio sulle riforme; l'ultimo incontro con il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo si è risolto in uno show, con scambio di battute dure, ma senza sorprese dal punto di vista delle rispettive posizioni. "Saremo all'opposizione ma sui singoli provvedimenti, se riterremo che saranno favorevoli al Paese, li voteremo", ha detto Berlusconi ai giornalisti al termine dell'incontro con Renzi, a cui hanno partecipato i capigruppo di Fi a Senato e Camera, Paolo Romani e Renato Brunetta. In ogni caso, Renzi, il più giovane presidente incaricato della storia repubblicana, potrà contare sull'appoggio del vecchio leader del centrodestra sulle riforme, a cominciare da quella delle istituzioni e la legge elettorale sulle quali i due si erano già accordati. "Abbiamo dato al presidente incaricato la nostra assoluta disponibilità a lavorare insieme e ad approvare in Parlamento le riforme", ha aggiunto, citando i capitoli di lavoro, fisco ed istituzioni. "Abbiamo concordato per la riforma del Senato e anche qui faccio notare che c'è un'esigenza immediata e assoluta di avere una sola camera che approvi le leggi, possibilmente ridotta di numero", ha proseguito Berlusconi. Sulla riforma della legge elettorale, il capo di Fi si è detto disposto ad andare avanti insieme, ma sul testo già concordato con Renzi - in una postilla che sembra escludere la clausola "salva-legislatura" chiesta dai piccoli partiti, cioè che la nuova legge entri in vigore solo dopo che sarà abolito il Senato elettivo. Berlusconi ha detto inoltre che Renzi non deve essere condizionato dal semestre italiano di presidenza di turno della Ue, da luglio a dicembre, "perché si tratta solo di un fatto puramente onorifico" da quando è stata istituita la carica di presidente dell'Unione europea. Infine, da Berlusconi è giunto un esplicito apprezzamento anagrafico per il trentanovenne Renzi. "Oggi ho avuto il piacere di incontrare un presidente incaricato che ha esattamente la metà dei miei anni e mi sembra un buon segnale per il futuro del Paese e il rinnovamento della classe dirigente". Renzi ha discusso poi con i due capigruppo del suo partito, il Pd, Luigi Zanda (Senato) e Roberto Speranza (Camera), che hanno convenuto con il centrodestra che "la sfida delle riforme è centrale" per l'imminente "governo di svolta". E' iniziato quindi l'incontro con la delegazione M5s, trasmesso in streaming. Il breve e duro confronto si è risolto con uno scambio di battute. A Grillo che toglieva continuamente la parola a Renzi dicendo di non essere interessato al confronto - "sei non credibile", "io non sono democratico" - il presidente incaricato ha risposto: "Esci da questo streaming". Al termine, Renzi ha commentato così il colloquio su Twitter: "Mi spiace tanto per chi ha votato 5 Stelle. Meritate di più, amici. Ma vi prometto che cambieremo l'Italia, anche per voi. La volta buona". Grillo invece è uscito dall'aula dell'incontro e si è fermato a rilasciare dichiarazioni infuocate ai giornalisti. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia