Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.629,21
    -107,19 (-0,32%)
     
  • Dow Jones

    38.675,68
    +450,02 (+1,18%)
     
  • Nasdaq

    16.156,33
    +315,37 (+1,99%)
     
  • Nikkei 225

    38.236,07
    -37,98 (-0,10%)
     
  • Petrolio

    77,99
    -0,96 (-1,22%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.112,59
    +1.704,68 (+2,97%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.359,39
    +82,41 (+6,45%)
     
  • Oro

    2.310,10
    +0,50 (+0,02%)
     
  • EUR/USD

    1,0765
    +0,0038 (+0,36%)
     
  • S&P 500

    5.127,79
    +63,59 (+1,26%)
     
  • HANG SENG

    18.475,92
    +268,79 (+1,48%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.921,48
    +30,87 (+0,63%)
     
  • EUR/GBP

    0,8577
    +0,0023 (+0,27%)
     
  • EUR/CHF

    0,9735
    -0,0024 (-0,25%)
     
  • EUR/CAD

    1,4726
    +0,0064 (+0,44%)
     

Grafico: Cinque temi per i mercati globali la settimana prossima

Il sole tramonta all'orizzonte a Francoforte.

LONDRA (Reuters) - Le grandi banche centrali stanno dando il via alle prime riunioni del 2024: la Banca del Giappone e la Banca centrale europea si riuniranno nei prossimi giorni, mentre tra i mercati emergenti sotto i riflettori ci sarà la Turchia.

Si attendono anche la stagione delle trimestrali e una panoramica sulla tenuta dell'attività economica a gennaio, mentre le turbolenze nel Mar Rosso creano interruzioni nelle catene di approvvigionamento.

Kevin Buckland a Tokyo, Yoruk Bahceli ad Amsterdam, Lewis Krauskopf a New York, Amanda Cooper a Londra ed Ezgi Erkoyun a Istanbul offrono un quadro della settimana che attende i mercati mondiali.

1/ BCE vs MERCATI

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

La Bce si riunisce giovedì e, nonostante le obiezioni alle speculazioni sui tagli dei tassi, i trader hanno semplicemente posticipato di un mese le scommesse su una prima mossa ad aprile. I mercati prevedono ancora cinque riduzioni quest'anno.

I banchieri centrali non hanno mostrato alcuna fretta di segnalare tagli e persino alcuni membri 'dovish' dicono che è troppo presto per discuterne. Ci si aspetta un'ulteriore reazione da parte della presidente della Bce Christine Lagarde, che ha avvertito i trader che un numero eccessivo di ribassi dei tassi non aiuterebbe la Bce a combattere l'inflazione.

L`indice dei prezzi al consumo nella zona euro è aumentato a dicembre e la crescita dei salari è ancora troppo forte rispetto a quanto si vorrebbe. Anche se è presto per una svolta, Francoforte ha interrotto i rialzi dei tassi e ha chiarito che concluderà il programma di acquisto di obbligazioni del periodo della pandemia.

Lagarde potrebbe essere incalzata circa l`impatto sull`inflazione derivante dai problemi alle forniture innescati dagli attacchi alle navi nel Mar Rosso.

2/ DEBOLEZZA YEN

La frenesia per un'imminente fine degli stimoli della Banca del Giappone si è rapidamente trasformata in frustrazione, come dimostrano i mercati valutari. Lo yen è crollato del 5,6% solo questo mese, superando quota 148 per dollaro.

Il terremoto che ha colpito la costa occidentale del Giappone il giorno di Capodanno ha azzerato qualsiasi scommessa sul fatto che BoJ abbandonera` i tassi negativi durante la riunione di due giorni che inizierà lunedì.

Tali scommesse erano già state mitigate dai commenti 'dovish' dei vertici, mentre dati recenti suggeriscono un raffreddamento dell'inflazione senza l'aiuto della banca centrale.

L'avvicinamento del dollaro/yen a quota 150 potrebbe innescare un po' di nervosismo da parte di Tokyo. Uno yen debole è impopolare per gli elettori, che già non vedono di buon occhio il governo del primo ministro Fumio Kishida.

3/ PCE USA

Mentre alcuni policymaker della Federal Reserve si oppongono alle scommesse di mercato sul taglio dei tassi, giovedì un indicatore chiave dell'inflazione statunitense potrebbe far luce sulla tempistica di tale mossa.

La lettura delle spese per i consumi personali (Pce) di dicembre arriva dopo che l'indice dei prezzi è aumentato del 2,6% nei 12 mesi fino a novembre e i prezzi sono scesi per la prima volta in più di 3-1/2 anni su base mensile.

I mercati monetari quotano il 61% di possibilità di un taglio di 25 punti base a marzo, contro il 77% di una settimana fa.

I dati sulle vendite al dettaglio di dicembre, superiori alle attese, hanno sollevato dubbi sulla possibilità che la Fed riesca a tagliare già a marzo, dato che la banca centrale continua a cercare di ridurre l'inflazione dai massimi di 40 anni toccati nel 2022.

Anche le trimestrali statunitensi sono da tenere d'occhio, tra cui quelle di Tesla, Netflix, 3M e Intel.

4/ UN FUOCO DI PAGLIA

Gli investitori puntano molto sul fatto che l'economia globale si avvii gradualmente verso un atterraggio morbido e senza recessione, insieme ai tagli dei tassi quest'anno.

Le letture preliminari dell'indice Pmi il 24 gennaio daranno un'idea della tenuta dell'attività economica, che in gran parte del mondo si trova in territorio di contrazione.

I nuovi ordini e le intenzioni di assunzione saranno prese sotto esame come due delle componenti più predittive. I nuovi ordini sono in calo ovunque, il che è spesso segno che le aziende si stanno preparando a tempi difficili - a differenza delle rosee prospettive cui guardano i mercati finanziari.

Per quanto concerne le trimestrali, è una settimana importante per il settore tecnologico europeo, che vede ASML, Logitech e SAP, oltre al colosso del lusso LVMH, annunciare i propri risultati.

5/ UN'ULTIMA SPINTA

Gli osservatori sono ansiosi di vedere quale sarà l'entità del rialzo dei tassi che la banca centrale turca stabilirà giovedì, visto che un aumento del salario minimo più consistente del previsto, le spese pre-elettorali e la lira in discesa mantengono vivi i rischi per i piani sul percorso di disinflazione.

Nell'ambito di un'inversione di rotta della propria politica, da giugno la banca centrale turca ha aumentato i tassi al 42,5% dall'8,5% per contenere l'inflazione.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Valentina Consiglio)