Greggio, Brent in lieve rialzo su restringimento offerta, dollaro debole
AMSTERDAM (Reuters) - I prezzi del greggio sono in marginale rialzo sostenuti dai dati che indicano un costante allentamento dell'eccesso di offerta e sull'indebolimento del dollaro. La chiusura settimanale è comunque attesa in calo dal 2 al 3% anche per effetto dei ribassi osservati in settimana sui timori sulla tenuta della domanda in Cina. Attorno alle 12,25 italiane, il futures sulle consegne di Brent guadagna 3 centesimi (+0,06%) a 51,05 dollari al barile dopo aver oscillato tra 50,85 e 51,36 dollari. Il contratto di riferimento sul greggio leggero Usa sale di 11 centesimi (+0,23%) a 47,19 dollari al barile, dopo aver oscillato fra 46,92 e 47,38 dollari. "Il calo delle scorte commerciali statunitensi è un elemento di sostegno e credo anche che la domanda di prodotti Usa, e in particolare quella sulla benzina, fornisca un ulteriore supporto", commenta Tamas Varga, analista senior della società di brokeraggio londinese PVM Oil Associates. L'analista cita anche la debolezza del dollaro tra i fattori rialzisti per i prezzi del petrolio, con i mercati azionari che aggiungono pressione sul biglietto verde La curva forward sul Brent è passata da una forma 'contango' (i prezzi delle scadenze più vicine sono più bassi di quelli delle scadenze più lontane) ad una 'backwardation' in cui i prezzi sulle scadenze nei tre mesi sono più bassi di quelle a scadenze più immediate. Un mercato di questo tipo è visto come un segnale rialzista per i prezzi in quanto indica che la domanda sta superando l'offerta. I segnali di un restringimento dell'offerta sono iniziati a comparire in Usa, il più grande consumatore di petrolio al mondo. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia