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Greggio in calo, Opec+ riprende trattative su estensione tagli produzione

Serbatoi di petrolio greggio nell'hub petrolifero di Cushing

di Aaron Sheldrick e Julia Payne

TOKYO/LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio perdono terreno, dopo che produttori come l'Arabia Saudita e la Russia si sono scontrati sulla necessità di estendere i tagli senza precedenti alla produzione imposti durante la prima ondata della pandemia di Covid-19.

Intorno alle 11,15 italiane, i futures sul Brent cedono 7 centesimi, o lo 0,15%, a 48,18 dollari il barile, dopo aver guadagnato ieri l'1,08%. Il greggio Usa perde 12 centesimi, o lo 0,27%, a 45,16 il barile, dopo aver chiuso ieri in rialzo dell'1,6%.

L'Opec+ riprenderà oggi le trattative sulle misure per il 2021, dopo che dai negoziati precedenti non è uscito un compromesso su come far fronte alla debole domanda di petrolio nella nuova ondata di coronavirus.

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Due fonti Opec+ hanno riferito oggi a Reuters che il gruppo punta a un'estensione dei tagli alla produzione, con un graduale incremento nei prossimi mesi.

L'opinione più diffusa vede l'Opec+ estendere i tagli alla produzione di 7,7 milioni di barili al giorno, corrispondente all'8% dell'offerta mondiale, almeno fino a marzo 2021.

Tuttavia, dopo che le speranze di una rapida approvazione dei vaccini contro il Covid-19 hanno innescato un rally dei prezzi del greggio a fine novembre, alcuni produttori hanno messo in dubbio la necessità di adottare la politica più restrittiva dell'offerta sostenuta dall'Arabia Saudita, leader Opec.

"Si prevede comunque che il gruppo raggiunga un accordo", scrive Ing Economics in una nota.

Il Regno Unito ha approvato ieri l'uso del vaccino di Pfizer, ottenendo un forte vantaggio nella corsa mondiale per iniziare il più importante programma di vaccinazione della storia.

Secondo i dati Eia pubblicati ieri, le scorte di greggio statunitensi sono diminuite di 679.000 barili nella settimana fino al 27 novembre, rispetto alle stime di un calo di 2,4 milioni di barili viste in un sondaggio di analisti Reuters.

Le scorte di benzina sono aumentate di 3,5 milioni di barili, mentre le scorte di distillati sono incrementate di 3,2 milioni di barili.