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Greggio indirizzato a chiudere settimana in rialzo grazie a domanda Usa

Pompe petrolifere a Midland in Texas

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in rialzo, indirizzati a chiudere un'altra settimana positiva, sostenuti dalla solida domanda di carburante negli Stati Uniti, anche se la rinnovata allerta Covid a Shanghai e Pechino frena i guadagni.

Alle 11,50 il Brent guadagna lo 0,69% a 123,93 dollari al barile mentre i futures sul greggio Usa salgono dello 0,58%, a 122,25 dollari al barile.

Con i prezzi in aumento negli ultimi due mesi, il Brent è in corsa per il quarto rialzo settimanale consecutivo mentre il greggio Usa è indirizzato verso il settimo aumento settimanale di fila.

I prezzi del petrolio trovano sostegno anche nei timori di una potenziale interruzione dell'offerta in Europa.

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L'Associazione norvegese del petrolio e del gas (Nog) ha detto che la produzione di petrolio della Norvegia potrebbe essere ridotta se i lavoratori del settore entrassero in sciopero domenica.

Circa 845 dei circa 7.500 dipendenti delle piattaforme offshore intendono scioperare a partire dal 12 giugno se le trattative annuali sui salari con i datori di lavoro dovessero fallire.

Ulteriore supporto al rally del greggio giunge dall'allontanamento della prospettiva di un accordo nucleare con l'Iran e di una conseguente revoca delle sanzioni Usa sul settore energetico del paese.

Ieri l'Iran ha inferto un colpo quasi mortale alle possibilità di rilanciare l'accordo sul nucleare, iniziando a rimuovere sostanzialmente tutte le apparecchiature di monitoraggio dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica installate nell'ambito dell'accordo, ha detto il capo dell'Aiea Rafael Grossi.

I prezzi del petrolio sono scesi di oltre 1 dollaro all'inizio della seduta a causa delle nuove chiusure in Cina.

Shanghai e Pechino sono tornate in allerta Covid ieri. Alcune aree di Shanghai hanno imposto nuove restrizioni e la città ha annunciato test di massa per milioni di residenti.

Gli investitori sono comunque cauti in vista dei dati sull'inflazione degli Stati Uniti, che potrebbero dare indicazioni sul percorso di inasprimento della politica monetaria della Federal Reserve.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Sabina Suzzi)