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Greggio intorno a 85 dollari il barile su migliori prospettive domanda

Due pompe petrolifere a Vaca Muerta, in Argentina

di Ahmad Ghaddar e Rowena Edwards

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio scambiano poco mossi vicini ai massimi di due mesi, con il Brent intorno a 85 dollari il barile grazie alle aspettative di una forte ripresa economica a sostegno della domanda, anche se i guadagni sono stati limitati dall'aumento delle scorte di greggio e dell'inflazione Usa.

Intorno alle ore 12,05 italiane, i futures sul Brent guadagnano 2 centesimi, o lo 0,02%, a 84,69 dollari il barile.

I futures sul greggio Usa cedono 5 centesimi a 82,59 dollari il barile.

"I principali fattori a sostegno dei prezzi ... sono il sentiment generalmente positivo del mercato, dati i minori timori per Omicron, e le aspettative di uno continuo sviluppo economico dinamico", si legge in una nota Commerzbank.

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I prezzi del greggio sono avanzati di oltre il 50% nel 2021 e alcuni analisti prevedono che questo andamento proseguirà nel 2022, stimando che la carente capacità di produzione e gli investimenti limitati potrebbero spingere il greggio a 90 o anche oltre i 100 dollari il barile.

I prezzi sono stati sostenuti dalle basse temperature in Nord America.

I guadagni sono stati limitati dall'aumento delle scorte di carburante statunitensi la scorsa settimana e dall'alta inflazione rilevata nella prima economia a livello mondiale.

I dati Eia hanno mostrato che la domanda di greggio è stata penalizzata da Omicron, con le scorte di benzina in rialzo di 8 milioni di barili nella settimana fino al 7 gennaio, in contrasto con le aspettative degli analisti per un aumento di 2,4 milioni di barili.

In base a dati di ricerca, le scorte Usa dovrebbero aumentare, con i produttori pronti ad accelerare la produzione e ad espandere il completamento dei pozzi nel primo campo di olio di scisto del paese, il Bacino Permian in Texas e New Mexico.

Inoltre, i timori sull'inflazione hanno spinto la Federal Reserve ad accelerare la tabella di marcia per l'aumento dei tassi d'interesse, penalizzando i mercati.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei)