Greggio in leggero ribasso, con rischi approvvigionamento che compensano rallentamenti crescita
LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in ribasso, con una variazione minima nella settimana, con il previsto embargo europeo sul petrolio russo che ha controbilanciato i timori degli investitori per il potenziale impatto dell'indebolimento della crescita economica sulla domanda.
Alle 11,50 il Brent perde lo 0,13%, a 111,92 dollari al barile, mentre il greggio statunitense cede lo 0,5%, a 111,65 dollari.
Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha esortato le economie asiatiche a prestare attenzione ai rischi di ricaduta della stretta monetaria
Il vicedirettore generale del Fmi, Kenji Okamura, ha dichiarato che le economie asiatiche devono scegliere tra sostenere la crescita con ulteriori stimoli e il ritiro degli stimoli per stabilizzare il debito e l'inflazione.
L'Unione europea spera di raggiungere un accordo sulla proposta di divieto di importazione del greggio russo, che prevede delle eccezioni per gli Stati dell'Ue più dipendenti dalle importazioni di prodotti energetici dalla Russia, come l'Ungheria.
L'Iran, nel frattempo, sta avendo difficoltà a vendere il proprio greggio con l'aumento di disponibilità di barili russi. Le esportazioni di greggio iraniano verso la Cina sono in forte calo dall'inizio della guerra in Ucraina, poiché Pechino ha iniziato ad acquistare barili russi a prezzi scontati.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)