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Greggio in ribasso su timori recessione che compensano scarsità offerta

Una miniatura di barili di greggio davanti a un grafico

LONDRA (Reuters) - Il prezzo del petrolio scivola, con i timori di una recessione globale, che andrebbe a pesare sulla domanda, hanno fatto passare in secondo piano le preoccupazioni per la scarsità dell'offerta, dovuta alla diminuzione della produzione Opec, ai disordini in Libia e alle sanzioni imposte alla Russia.

I dati mostrano che l'inflazione della zona euro ha toccato un altro record a giugno, confermando le prospettive di un rapido aumento dei tassi da parte della Banca centrale europea a partire da questo mese.

Il sentiment dei consumatori statunitensi ha toccato un minimo storico a giugno.

Intorno alle 10,50 il Brent perde 84 centesimi, o lo 0,75%, a 110,82 dollari al barile, dopo essere sceso di oltre 1 dollaro nei primi scambi. Il greggio statunitense Wti scivola di 90 centesimi, o dello 0,81%, a 107,55 dollari.

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Quest'anno il Brent ha sfiorato il massimo storico di 147 dollari al barile raggiunto nel 2008, con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia che ha aumentato le preoccupazioni sull'offerta. Nonostante i timori di una recessione, la scarsità dell'offerta contribuisce a contenere le perdite.

L'Opec non è riuscita a raggiungere l'obiettivo di aumentare la produzione a giugno, secondo un sondaggio Reuters. [OPEC/O] La produzione dell'Ecuador è stata recentemente colpita dai disordini nel Paese e uno sciopero in Norvegia potrebbe contribuire a ridurre le forniture questa settimana.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Cristina Carlevaro)