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Greggio, rimbalza su tensioni Medio Oriente ma indirizzato verso perdita settimanale

La nuova raffineria di petrolio Dangote a Ibeju-Lekki, Lagos

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio rimbalzano, con l'inasprimento delle tensioni in Medio Oriente che aumenta il rischio di interruzioni delle forniture dalla regione, anche se il mercato è indirizzato a chiudere la settimana in rosso sulle aspettative di un minor numero di tagli dei tassi di interesse statunitensi quest'anno.

Alle 10,50 i futures sul Brent salgono di 64 centesimi, o dello 0,7%, a 90,38 dollari il barile, mentre i futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) avanzano di 73 centesimi, o dello 0,9%, a 85,75 dollari.

I benchmark hanno ridotto il rialzo dopo che l'Agenzia internazionale dell'energia (Aie) ha tagliato le previsioni di crescita della domanda mondiale di petrolio per il 2024 e ha previsto un ulteriore rallentamento nel 2025.

A livello settimanale il Brent e il Wti si avviano a registrare una flessione di circa l'1%.

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Gli Stati Uniti si aspettano un attacco da parte dell'Iran contro Israele, ma che non sarebbe abbastanza grande da coinvolgere Washington in guerra, secondo un funzionario Usa. Fonti iraniane hanno detto che Teheran intende dare una risposta volta a evitare una grave escalation.

(Tradotto da Laura Contemori, editing Sabina Suzzi)