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Grillo: legge per votare c'è, accordo Berlusconi/Renzi contro M5s

Beppe Grillo parla ai giornalisti nella sede della Rai, Roma, 30 settembre 2013. REUTERS/Yara Nardi (Reuters)

di Giselda Vagnoni ROMA (Reuters) - Una legge elettorale per andare a votare c'è già dopo il verdetto della Consulta. L'accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi per riformarla punta solo ad eliminare dalla scena politica il Movimento 5 Stelle. E' la posizione espressa da Belle Grillo, fondatore di M5s, in un lungo incontro alla Stampa estera in cui si è detto certo della vittoria della sua formazione alle elezioni europee di maggio. "Dopo l'intervento della Corte Costituzionale abbiamo una legge elettorale senza premio di maggioranza, quindi una legge per andare a votare c'è. Andiamo al voto e il prossimo Parlamento sarà legittimato a rifare la legge elettorale", ha detto Grillo. "Chi ha detto che entro gennaio bisogna farne un'altra e che la devono decidere di notte in modo che questa variante, che siamo noi, sia estromessa? Lo sappiamo che con la legge concordata tra Renzi e Berlusconi noi non abbiamo chance ed è incredibile il mutismo del presidente della Repubblica e di Enrico Letta", ha aggiunto. Il cosiddetto sistema Italicum sul quale hanno trovato una intesa il Pd e Forza Italia mira a tutelare un sistema bipolare con un premio di maggioranza per il partito o la coalizione che conquista il 35% dei voti e un secondo turno nel caso in cui nessuna formazione raggiunga la soglia del 35%. Ieri i grillini hanno effettuato un sondaggio on line fra i propri iscritti sul sistema elettorale preferito: hanno votato per il proporzionale in 20.450 e per il maggioritario in 12.397. I votanti in tutto sono stati 32.847. Le consultazioni sul tema continueranno online, tra gli iscritti che ormai hanno raggiunto quota 500.000 e lontane dai negoziati con gli altri partiti politici. L'intesa tra Renzi e Berlusconi comprende la trasformazione del Senato in una assemblea di amministratori locali. I 5 Stelle sono stati criticati più volte per il loro isolazionismo e accusati di sprecare i quasi 9 milioni di voti ricevuti alle politiche di febbraio, il 25,56% dei consensi. "Mi rifiuto di parlare di queste cose. Gli accordi con questi non si devono fare. A questi non gliene frega niente del Paese. I senatori dovrebbero votare con scrutinio segreto la loro eliminazione? Aspettate a giudicare, andate in Parlamento" a vedere cosa succede, ha detto Grillo. Le bordate dell'artista genovese hanno colpito a destra e a sinistra. Renzi per Grillo è "un vecchio politico, un cartone animato che dovrebbe pensare a fare il sindaco" e non altro tradendo il voto degli elettori. Berlusconi "un condannato in via definitiva" che vuole scrivere le regole del gioco. Il M5s promette di battersi solo per le sue idee: "Se noi non possiamo sognare, noi non vi facciamo dormire". VOGLIAMO RIDISCUTERE TUTTI I TRATTATI In molti si aspettano che l'insoddisfazione dei cittadini per le condizioni economiche dell'Italia, che lotta per uscire dalla più lunga recessione del dopoguerra, e le costrizioni del Patto di stabilità Ue premi alle europee di maggio i partiti anti-sistema come il M5s. Un sondaggio Ipsos per la trasmissione Ballarò di martedì dava i grillini al 20,8%. "Lo metto per iscritto. A vincere le europee saremo noi. Noi siamo il pericolo non solo per i partiti nazionali, ma anche per la Banca centrale europea e la Troika (Bce, Ue e Imf), perché noi vogliamo ridiscutere tutti i trattati". Grillo continua a sostenere che si batterà per una riforma della Costituzione che renda possibile per gli italiani esprimersi sul Trattato di Maastricht e l'adesione all'euro. E cosa succede se vince il sì all'abbandono della moneta unica? "Non so se sarebbe una catastrofe. Una lira svalutata rende più competitive le nostre esportazioni. Però il guadagno lo potremmo perdere con l'aumento del costo delle importazioni che per il 60% è energia", risponde Grillo. "Io non devo avere la soluzione. Io propongo, metto in rete e troviamo insieme la soluzione". E cosa succede ai 2.100 miliardi di debito pubblico italiano ? Questa volta risponde il senatore Giuseppe Vacciano, classe 1972, impiegato della Banca d'Italia, presente alla conferenza stampa: "Visto che con il decreto sulla rivalutazione del capitale della Banca d'Italia il governo ha fatto un grosso favore alle banche bisognerà dire agli operatori nazionali: 'Ricontrattiamo gli interessi'". Tra i 7 punti del programma 5 Stelle per l'Europa per le europee dei grillini appare anche l'abolizione del Fiscal Compact, la norma che impone ai Paesi come l'Italia con un alto rapporto tra debito e Pil un drastico rientro verso il parametro del 60%. Grillo mira anche all'adozione degli eurobond, un modo "per mutualizzare" il debito tra i membri dell'Unione e l'alleanza tra i paesi mediterranei per una politica comune. Gli investimenti in innovazione e nuove attività produttive dovrebbero essere esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio e il pareggio di bilancio abolito. I finanziamenti per le attività agricole e di allevamento dovrebbero essere finalizzati ai consumi nazionali interni. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia