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Huffpost weekend: tra osterie, audiolibri e polpette di riso giapponesi

Parliamo di osterie. Quelle segnalate da Slow Food nella sua raccolta annuale, iconica, con copertina gialla. In Osterie d’Italia 2022 ci sono 1713 locali recensiti e una buona notizia: nonostante la pandemia ci sono molti nuovi locali che hanno aperto nell’ultimo anno.
Senza dimenticare le difficoltà o far finta che non esistano problemi nel settore della ristorazione, ogni tanto è opportuno segnalare anche le buone notizie. Da segnalare anche il racconto di una delle premiate della Guida di Solo Food, la miglior oste d’Italia, Tiziana Tacchi (Il Grillo è Buoncantore, a Chiusi in provincia di Siena): su Repubblica dice che ha imparato il mestiere dalla mamma che era una cuoca itinerante, cucinava cioè a domicilio. Di lei ha mantenuto la passione (per la materia prima e per le ricette) e la vocazione: rendere felice il commensale. Ma anche il lievito madre: da 95 anni è lo stesso, passato di generazione in generazione. Cose che piacciono a chi, magari proprio nel weekend è alla ricerca di una buona osteria.

Osterie d'Italia 2022 (Slow Food Editore) (Photo: Osterie d'Italia 2022 (Slow Food Editore))
Osterie d'Italia 2022 (Slow Food Editore) (Photo: Osterie d'Italia 2022 (Slow Food Editore))

Cosa leggere

Solo una canzone di Roberto Livi (Marcos Y Marcos). Il protagonista di questo libro non ha un nome, non ha un lavoro che gli piace, e neppure un amore che lo consoli. Ma fa ridere e lo fa nel modo giusto o con momenti di grande simpatia, o per inaspettata amarezza. Perché il personaggio stesso è così: capace di farti sorridere come quando racconta del primo approccio con Agnese, ma anche farti molta tenerezza come quelle volte in cui litiga con l’Ave o quando ricorda l’innamoramento del padre per la ragazza delle terme di Carignano.
Non solo l’amore, anche il suo ristorante va a rotoli, e non si fatica a capirne il motivo: “Io e la gente abbiamo litigato tanti anni fa e ormai non ho più speranze di far pace. A volte penso alla fortuna immensa di chi lavora da solo”. Intanto lui suona, gli basterebbe anche solo una canzone per capire come si fa a mettere tutto a posto.

Solo una canzone (Marcos Y Marcos) (Photo: Solo una canzone (Marcos Y Marcos))
Solo una canzone (Marcos Y Marcos) (Photo: Solo una canzone (Marcos Y Marcos))

Cosa ascoltare

Zero Calcare, in esclusiva su Storytel. Kobane Calling, è la versione audio della graphic novel Kobane Calling Oggi - pubblicata nel gennaio 2020 come aggiornamento, a quattro anni di distanza, del primo reportage dei viaggi nel Rojava compiuti dall’autore sulle orme del popolo curdo. Zerocalcare ci racconta, con sguardo lucido e solo a tratti ironico, una delle più importanti battaglie per la libertà silenziosamente in corso al mondo. Un libro importante, difficile da inquadrare in poche parole, che raccoglie quasi duecento pagine di diario di quei viaggi nel Rojava, la regione che i curdi stanno cercando di trasformare in un’utopia democratica senza uguali in Medio Oriente e forse al mondo. Quattro anni dopo la prima edizione, Kobane calling torna in un’edizione aggiornata, che comprende una nuova introduzione dell’autore e la storia su Lorenzo “Orso” Orsetti.

Zero Calcare Kobane Calling (Storytel) (Photo: Zero Calcare Kobane Calling (Storytel))
Zero Calcare Kobane Calling (Storytel) (Photo: Zero Calcare Kobane Calling (Storytel))

Cosa guardare

American Rust (su Sky Atlantic, disponibile on demand e in streaming su NOW). Una nuovissima produzione Showtime con Maura Tierney e Jeff Daniels, ispirata al romanzo di Philipp Meyer, American Rust: un family drama che esplorerà il sogno americano dal punto di vista del capo della polizia Del Harris (Daniels). Nella zona conosciuta come Rust Belt la famigerata “Cintura della Ruggine”, e più precisamente nel sud ovest della Pennsylvania, il problematico e compromesso capo della polizia locale Del Harris si ritrova per le mani un caso piuttosto scottante che è destinato a mettere a dura prova la sua vita privata, oltre che la vita della piccola comunità di cui fa parte. Una comunità piena di segreti e di “brave persone” che per un motivo o per l’altro si ritrovano a fare scelte sbagliate. Sembra, infatti, che il figlio della donna che ama sia colpevole di un efferato omicidio. Cosa sceglierà di fare Del, un uomo, oltre che un rappresentante della legge, ben consapevole che l’idealismo poco si adatta alla realtà, specialmente in quella zona degli USA che sembra sia stata dimenticata da tutto e da tutti? In cosa sperare quando anche il Sogno Americano ormai non è diventato altro che un cumulo di polvere?

American Rust (Sky Atlantic) (Photo: American Rust (Sky Atlantic))
American Rust (Sky Atlantic) (Photo: American Rust (Sky Atlantic))

Solo al cinema invece, per passare un Halloween in famiglia, c’è La famiglia Addams 2. Morticia e Gomez vivono con turbamento la fase adolescenziale dei loro figli, Mercoledì e Pugsley, che crescendo si mostrano sempre più indifferenti alle cene di famiglia e sempre più interessati ai loro passatempi mostruosi. Per recuperare il rapporto decidono di organizzare un viaggio in camper che coinvolga tutta la famiglia, tranne Nonna Addams che resterà a fare la guardia alla grande casa dove troverà il modo di spassarsela. Con l’orribile camper stregato, gli Addams si avventurano nei luoghi d’America più terrificanti, dove insieme a zio Fester ed al cugino IT vivranno spaventose avventure durante le quali, però, verranno turbati dalle stranezze di Mercoledì che si sente profondamente diversa dai suoi genitori. Come mai è tanto infastidita dalle loro egocentriche manifestazioni d’affetto? E chi sono i due sconosciuti che li seguono minacciosi?

Dove andare

Rotterdam, apre il Depot. Il 6 novembre verrà inaugurato nel Museumpark di Rotterdam il “Depot Boijmans Van Beuningen”. Il più grande deposito di arte al mondo aperto al pubblico, dove i visitatori avranno la possibilità di guardare il retroscena dell’intera collezione del museo Boijmans Van Beuningen che si trova a poca distanza. Il ricco patrimonio del museo era infatti goduto solo in parte a causa degli spazi limitati, insufficienti per poter esporre l’intera collezione. Da qui è nata l’idea del Depot. Un’idea nata da un’esigenza. I più grandi musei al mondo sono infatti in grado di esporre solo dal 6 al 10 per cento delle proprie collezioni; il resto è custodito in magazzini ampi e sicuri, ovviamente non accessibili al pubblico. “Depot Boijmans Van Beuningen” rompe questa tradizione e rende visibili le opere d’arte invisibili. Un unicum mondiale.

Depot ©Ossip van Duivenbode (Photo: Ossip van Duivenbode)
Depot ©Ossip van Duivenbode (Photo: Ossip van Duivenbode)

A Napoli invece, a pochi giorni dal debutto della serie Amazon Original Maradona: Sogno Benedetto, Prime Video rende omaggio alla leggenda del calcio Diego Armando Maradona attraverso una mostra fotografica nella città che ha accolto il fuoriclasse argentino dal 1984 al 1991 e alla quale il Pibe de Oro ha regalato vittorie memorabili: 2 scudetti, la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. Fino al 9 novembre, la mostra fotografica, allestita all’interno della stazione di Napoli Centrale nella galleria Garibaldi, ripercorrerà la vita personale e la carriera calcistica del campione attraverso le immagini uniche della serie biografica Maradona: Sogno Benedetto, in esclusiva su Prime Video da venerdì in più di 240 Paesi e territori nel mondo.

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Cosa cucinare

Ho pensato ad una cosa divertente da fare con i bambini, anche i più piccoli, che non siano i soliti biscotti o le torte in cui devono solo girare l’impasto con un cucchiaio di legno dentro ad una ciotola. Piacerà soprattutto se si ha già un po’ di passione per il Giappone. Un piatto che sicuramente ci sbloccherà un ricordo. Ci aiuta un libro appena uscito per Guido Tommasi Editore “Onigiri. Polpette di riso”. Si tratta di un millenario spuntino giapponese, un “soul food”, un cibo per l’anima. Può avere diverse forme: a palla o a triangolo sono le più comuni. Si può mangiare caldo o freddo.

L’onigiri più popolare in Giappone è con tonno e maionese. Questa la ricetta.

Guido Tommasi Editore (Photo: Guido Tommasi Editore)
Guido Tommasi Editore (Photo: Guido Tommasi Editore)

Ingredienti: 300 g di riso, 80 g di tonno in scatola, 2 cucchiai di maionese, 1 cucchiaino di salsa di soia, pepe. Un foglio d’alga tagliato a striscioline per rivestirli.

Procedimento.
Si inizia con la cottura del riso (tondo e bianco). Per prima cosa si sciacqua il riso con acqua fredda per una decina di secondi. Si scola rapidamente. Si lavano via l’amido ed eventuali impurità: servono diversi passaggi sotto l’acqua, e va mescolato con movimenti circolari tenendo la mano chiusa come fosse “una zampa di gatto” fino a quando l’acqua che rilascia il riso non è quasi translucida. Scolare bene il riso. Metterlo in una casseruola con acqua filtrata se possibile: per 300 grammi di riso devono 400 ml di acqua. Lasciare riposare per una trentina di minuti.

Poi si può procedere con la cottura. Coprire la casseruola e portare ad ebollizione. Il coperchio non va sollevato. Quando si raggiunge il bollore riduce la fiamma e si attende che venga consumata tutta l’acqua. Poi si toglie la casseruola dal fuoco, ma si lascia il riso ancora a riposo per una decina di minuti. Si otterrà una texture “fuwa fuwa” come dicono i giapponesi.

Mentre il riso si raffredda, sgocciolare il tonno e premerlo tra le mani per eliminare il più possibile l’olio che lo accompagna. In una ciotola mescolare tonno e maionese. Quando la preparazione è omogenea, versare la salsa di soia e mescolare di nuovo. Pepate a piacere.

È il momento di comporre l’onigiri. Dovete bagnarvi leggermente i palmi delle mani (da ripotere per ogni polpetta di riso). Mettere due o tre pizzichi di sale sui palmi. Mettere un mucchietto di riso nel palmo della mano e creare un incavo, deporre un cucchiaino di ripieno al centro e coprirlo con un po’ di riso. Formare una pallina grossolana e poi creare il triangolo, pensando alla forma del tetto di una casa.

Completare con una strisciolina di alga nori (la parte liscia va all’esterno e quella ruvida all’interno).

Ai Watanabe e Samuel Trifot, autori del libro e fondatori dell’atelier di onigiri a Parigi, hanno anche registrato tutti i passaggi in un video che potete trovare su YouTube. Nel libro ci sono tanti ripieni da provare, anche vegani, e piatti di accompagnamento come zuppe e sottaceti. Anche in questo caso, le ricette variano con le stagioni.

Onigiri di Ai Watanabe e Samuel Trifot, foto di Akiko Ida (Guido Tommasi Editore) (Photo: Onigiri di Ai Watanabe e Samuel Trifot, foto di Akiko Ida (Guido Tommasi Editore))
Onigiri di Ai Watanabe e Samuel Trifot, foto di Akiko Ida (Guido Tommasi Editore) (Photo: Onigiri di Ai Watanabe e Samuel Trifot, foto di Akiko Ida (Guido Tommasi Editore))

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.