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Ecco il risparmiometro, l'ultima arma del fisco: come funziona

(LaPresse)
(LaPresse)

di Fabrizio Arnhold

Prima il Fisco ficcava il naso tra le nostre spese. Adesso controllerà anche i risparmi. Un algoritmo, infatti, è in grado di valutare automaticamente la “congruità” tra i nostri soldi in banca e la tasse dichiarate. Si tratta del “risparmiometro”, l’ultimo strumento dell’Erario per scovare gli evasori.

Al via la fase sperimentale

Se il meccanismo funziona, la vita per chi non paga le tasse sarà ancora più dura. Il funzionamento è simile a quello dello spesometro ma in questo caso a finire sotto osservazione sono i soldi depositati in banca. E mica solo quelli che restano sul conto perché l’algoritmo può controllare anche il conto deposito e/o titoli, obbligazioni, rapporto fiduciario, gestione collettiva del risparmio, gestione patrimoniale, certificati di deposito, buoni fruttiferi, conto terzi individuale e globale.

Privacy addio

Inutile appellarsi alla privacy perché il Garante ha già dato il via libera. Il software dell’Agenzia delle entrate è pronto per entrare in funzione e stilare delle liste selettive di contribuenti “a rischio evasione”. Come riportato dal portale laleggepertutti.it, la possibilità di incorrere in errori non è così remota. Se per esempio un lavoratore accredita lo stipendio su un conto corrente e non lo movimenta perché, ipoteticamente, ha altre entrate derivanti da lavori, magari in nero, potrebbe finire nella lista nera dell’Agenzia delle entrate.

La giustificazione per ogni spesa

A quel punto l’Erario chiederà al contribuente di giustificare il risparmio accumulato sul conto. Come ha fatto a campare per un anno senza toccare un soldo? In mancanza di giustificazioni valide, il risparmio verrà considerato come reddito e quindi tassato di conseguenza.

Il rischio per le famiglie

Con questo sistema il passaggio di denaro tra familiari o il mantenimento da parte di un genitore potrebbero far scattare illegittimamente la tagliola del riparmiometro. L’unico modo per difendersi diventa quello di avere un giustificativo per ogni spesa effettuata o per ogni spostamento di denaro. Sperando di non dimenticarsi nulla.