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Il Governo ha deciso: la proroga del blocco dei licenziamenti solo per il tessile

The minister of Minister of Labour Andrea Orlando during the press conference after the minister's cabinet. Rome (Italy), May 20th 2021 (Photo by Samantha Zucchi/Insidefoto/Mondadori Portfolio via Getty Images) (Photo: Mondadori Portfolio via Getty Images)
The minister of Minister of Labour Andrea Orlando during the press conference after the minister's cabinet. Rome (Italy), May 20th 2021 (Photo by Samantha Zucchi/Insidefoto/Mondadori Portfolio via Getty Images) (Photo: Mondadori Portfolio via Getty Images)

A sera, al termine di una lunga riunione al Tesoro, è una fonte del Pd di primissimo livello a spiegare la consegna del silenzio che si è dato il Governo sul tema delicatissimo dei licenziamenti: “Domani ci sono le manifestazioni dei sindacati, dobbiamo vedere fino a che punto si spingeranno”. Bisognerà capire se e come si ammorbidirà la posizione di Cgil, Cisl e Uil che alla vigilia della piazza spingono per una proroga del blocco fino al 31 ottobre. Per tutte le imprese. Ma il Pd e la Lega, secondo quanto ricostruito da Huffpost, hanno già messo a punto il nuovo schema e questo schema dice un’altra cosa: lo stop andrà avanti fino a fine giugno solo per il tessile e per altri pochi settori del comparto moda.

La linea politica su cui si suggella l’accordo tra i dem e il Carroccio è quella della selettività. Dopo che un mese fa Mario Draghi ha fermato il tentativo del ministro del Lavoro Andrea Orlando di allungare il blocco fino al 28 agosto, anche il Pd ha capito che l’unico spazio possibile è quello di un intervento chirurgico. Anche perché i leghisti non ci stanno ad allungare un regime che al primo luglio, quando i licenziamenti torneranno liberi nelle grandi imprese, avrà toccato quota 493 giorni. Da giorni si discute su quanto ampia deve essere questa selettività e questo è il metro che misura anche gli equilibri politici sui licenziamenti. Il Pd ha spinto prima attraverso due emendamenti in Parlamento dall’ampia portata, poi due giorni fa Enrico Letta ha ridimensionato il tutto parlando della necessità di prorogare il blocco per i settori in crisi come il tessile e per le crisi aziendali (Whirlpool in testa) che sono di casa al ministero dello Sviluppo economico guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti. La Lega, invece, ha ristretto sempre il perimetro al tessile e ai settori affini.

Eccolo lo schema che la maggioranza ha...

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.