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Il nuovo oro? La vaniglia del Madagascar. Un chilo d’estratto può costare anche 10mila euro

Il nuovo oro? La vaniglia del Madagascar. Un chilo d’estratto può costare anche 10mila euro

Biologico ormai fa rima con sano. E la vaniglia naturale va a ruba, preferita a quella sintetica. Pazienza se costa di più. Molto. Anche perché l’80 per cento della vaniglia mondiale arriva dal Madagascar. Un chilo quanto costa? Circa 225 dollari, varietà bourbon, la più pregiata. Tasse e spese di trasporto comprese, si arriva a 400 euro.

La vaniglia naturale è il nuovo oro. Materia prima difficile da trovare, rara, quindi cara. I semi profumati sono frutti delle orchidee tropicali che nascono solo in alcune zone e vanno impollinate a mano. I baccelli devono essere essiccati per sviluppare l’aroma: nel mondo si producono solo poche migliaia di tonnellate. Di quella sintetica, invece, circa 18mila. Facile capire che la richiesta di quella naturale è altissima, seconda solo allo zafferano.

L’estratto di vaniglia costa ancora di più. Per produrne due grammi servono cento semi: un chilo costava nel 2012 circa mille e 250 euro, oggi il prezzo è arrivato a 11mila euro. Un’enormità.