Il primo centro commerciale italiano controllato da un drone
Il futuro è ormai arrivato, con tutte le conseguenze del caso (negative e positive allo stesso tempo). ‘Il Centro’ di Arese, centro commerciale poco distante da Milano, è il primo a ottenere dall’Ente nazionale per l’aviazione civile l’autorizzazione per l’utilizzo di droni in aree aperte al pubblico. Il motivo di questa richiesta? Sorvegliare meglio l’area.
Il discorso è decisamente importante: non parliamo infatti dei droni a uso commerciale, con caratteristiche semplici e ideali per scattare fotografie, o fare evoluzioni in cielo. Parliamo di un drone programmato per controllare e filmare le aree di attorno e sopra un edificio allo scopo di documentare qualsiasi reato, tentativo di furto o di truffa.
Ad Arese i droni non sostituiranno le guardie in carne e ossa e le telecamere all’interno del centro, ma si integreranno con il sistema di sorveglianza, volando sui parcheggi e sull’area sovrastante la struttura. Andrà da una parte all’altra dell’area del centro, che occupa circa 2 milioni di metri quadrati, e vigilerà sui 10mila posti auto presenti. La quantità di persone che potrebbe passare, all’esterno, sotto l’occhio del drone, è elevata: ogni anno al centro passano 14 milioni di persone.
A sorvegliare saranno dei droni Titan, progettati dall’azienda italiana Italdron. I droni acquistati ad Arese hanno un’autonomia di 40 minuti e possiedono un sistema in grado di riconoscere soggetti e targhe di veicoli fino a 600 metri di distanza. Potrà essere usato anche di notte, avendo con sé una tecnologia a infrarossi. Via uno, sarà sostituito da un altro, con voli programmati e monitorati dal personale di vigilanza in modo da coprire 24 ore su 24.
Le conseguenze maggiori saranno sugli scassinatori di auto, i quali potranno essere visti a distanza e identificati in fretta – ovviamente con l’acquisizione dei video da parte delle forze dell’ordine. C’è qualche dubbio sulla privacy, invece, di chi andrà al centro come semplice cliente – sarà possibile, ad esempio, profilare un certo tipo di clientela nel tragitto tra parcheggio e ingresso al supermercato? La cosa è tecnicamente fattibile, ma assicurano – da Arese – che l’uso dei droni – pionieristico – sarà esclusivamente di sorveglianza.
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