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Il riscaldamento globale mette a rischio la birra

Una ricerca della Peking University di Pechino ha prodotto dei risultati che mostrano come i cambiamenti climatici renderanno sempre più difficile coltivare l’orzo. (Credits – Instagram)
Una ricerca della Peking University di Pechino ha prodotto dei risultati che mostrano come i cambiamenti climatici renderanno sempre più difficile coltivare l’orzo. (Credits – Instagram)

“Se non volete farlo per i vostri figli, fatelo almeno per la vostra birra”. Questa frase, che nasconde un amaro sarcasmo, da giorni rimbalza sui social. Da quando una ricerca scientifica ha dimostrato che tra gli effetti del riscaldamento globale ci sarà anche la scomparsa della birra.

Una ricerca della Peking University di Pechino e di altri istituti di ricerca e pubblicata in questi giorni su Nature Plants, infatti, ha prodotto dei risultati che mostrano come i cambiamenti climatici renderanno sempre più difficile coltivare l’orzo e produrre i lieviti. Questo poco dopo che il panel delle Nazioni Unite sul riscaldamento globale ha dichiarato che entro il 2040, a meno di un cambio di direzione netto e rapidissimo, il nostro pianeta si scalderà di oltre un grado e mezzo. E senza orzo e lievito produrre birra diventerà difficilissimo. E carissimo.

Rispetto agli altri cereali autunno-vernini come ad esempio il frumento, l’orzo presenta una buona resistenza alla siccità e può sopportare temperature di 38 °C se l’umidità ambientale non è troppo elevata. Più problematiche sono le condizioni caldo-umide che favoriscono varie malattie fungine. L’azione concomitante di carenza idrica e vento caldo secco, però, provocano il fenomeno della “stretta”, con cariossidi piccole e striminzite. L’eccesso idrico è altrettanto pericoloso: provoca asfissia radicale ed eccessivo sviluppo della vegetazione con rischi maggiori di allettamento.

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Gli autori del lavoro appena pubblicato, coordinati da Wei Xie, hanno simulato al computer cinque diversi scenari climatici futuri e ne hanno calcolato l’impatto sulle coltivazioni di orzo. Ne è emerso che, a seconda della gravità dello scenario, le produzioni potrebbero diminuire dal 3 al 17 percento. Il che si tradurrebbe in una corrispondente diminuzione della disponibilità di birra e in un aumento del prezzo della bevanda, variabile a seconda dello stato economico e delle abitudini alimentari delle singole nazioni.

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