Ilva, pm Milano chiede condanna a 5 anni e 4 mesi per Fabio Riva

MILANO (Reuters) - Il pm di Milano Stefano Civardi ha chiesto una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione per Fabio Riva, figlio del defunto patron dell'Ilva Emilio Riva, imputato per una presunta truffa ai danni dello Stato. Nella sua requisitoria il pm ha chiesto una condanna a 5 anni e 4 mesi anche per Alfredo Lomonaco, e a 3 anni e 4 mesi per Agostino Alberti, entrambi imputati nel processo, nonché una confisca per equilvalente di 91 milioni e 300.000 euro per Riva Fire, la holding che controlla l'Ilva, imputata per la legge 231 sulle responsabilità dell'azienda per l'operato dei propri dipendenti. Per la società inoltre il pm ha chiesto una sanzione pecuniaria da 2 milioni e 250.000 euro, l'esclusione dai finanziamenti pubblici per un anno e sei mesi e la revoca di tutti quelli concessi. A Fabio Riva - tutt'ora latitante a Londra - viene contestata una truffa ai danni dello Stato da 100 milioni di euro ed è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata al fine di ricevere erogazioni pubbliche. "Fabio Riva è il responsabile di tutto il meccanismo", ha detto Civardi nell'udienza odierna, parlando di un "circuito criminoso", e di "un accordo stabile tra diversi soggetti che ha consentito di consegnare 100 milioni di denaro pubblico in tre anni". Non è stato possibile raggiungere l'interessato per un commento. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia