Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.249,77
    +310,02 (+0,91%)
     
  • Dow Jones

    38.239,66
    +153,86 (+0,40%)
     
  • Nasdaq

    15.927,90
    +316,14 (+2,03%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    83,66
    +0,09 (+0,11%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.807,10
    -1.428,65 (-2,37%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.304,48
    -92,06 (-6,59%)
     
  • Oro

    2.349,60
    +7,10 (+0,30%)
     
  • EUR/USD

    1,0699
    -0,0034 (-0,32%)
     
  • S&P 500

    5.099,96
    +51,54 (+1,02%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.006,85
    +67,84 (+1,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8558
    -0,0015 (-0,18%)
     
  • EUR/CHF

    0,9770
    -0,0015 (-0,15%)
     
  • EUR/CAD

    1,4617
    -0,0032 (-0,22%)
     

Infineon taglia guidance ricavi a causa di effetti valutari

Il logo di Infineon alla sede centrale in Villach

BERLINO (Reuters) - Il produttore tedesco di chip Infineon ha ridotto le proprie previsioni per i ricavi annuali e del secondo trimestre, al di sotto delle aspettative del mercato, dopo che la debolezza della domanda ha intaccato il fatturato del primo trimestre.

L'azienda prevede ora ricavi per l'intero anno intorno a 16 miliardi di euro, con un margine di circa 500 milioni di euro, rispetto alla precedente stima di 17 miliardi di euro, con lo stesso margine di differenza, a causa delle oscillazioni previste nei tassi di cambio.

"Circa la metà del calo dei ricavi previsti è dovuta all'adeguamento del tasso di cambio ipotizzato a 1,10 dollari", ha detto la società. In precedenza aveva ipotizzato un tasso di cambio di 1,05 dollari.

Infineon ha detto di aspettarsi un margine rettificato per l'anno in un range compreso tra il 20 e il 25%, rispetto alla precedente previsione di circa il 24%.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Intorno alle ore 9,30 il titolo perde l'1,3%.

L'industria dei semiconduttori è sotto pressione a causa della crisi economica globale, che ha intaccato la domanda di chip utilizzati in tutti i settori, dai tablet ai telefoni cellulari e alle automobili.

Le previsioni della società per il secondo trimestre, pari a 3,6 miliardi di euro, sono risultate inferiori alle stime di 4,02 miliardi di euro, ma in linea con le indicazioni aggiornate il mese scorso da società rivali come STMicroelectronics e Texas Instruments, che hanno alimentato il timore che il settore dei chip per autoveicoli possa subire una flessione.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)