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Infratel, con ricorso Telecom rischi rinvio, decisione vista a metà dicembre

MILANO (Reuters) - Un eventuale accoglimento del Tar del Lazio del ricorso di Telecom Italia potrebbe creare diversi mesi di ritardo per i lavori per la rete a banda ultra larga nelle zone a fallimento di mercato da parte della società pubblica Infratel. Lo dicono tre fonti vicine alla vicenda alla viglia della seduta del 19 ottobre, dove si discuterà la richiesta di sospensiva dei bandi Infratel da parte di Telecom, che finirà probabilmente a essere discussa a metà dicembre nel merito, insieme al ricorso di Fastweb, gruppo Swisscom. La battaglia in corso da mesi e che in queste settimane si è spostata nelle aule di tribunale vede schierati da una parte i soggetti favorevoli una rete a banda larga in mano a un operatore neutrale che quindi non offre servizi al cliente finale: Enel Open Fiber (Eof) e Infratel, che avrebbero la proprietà del network ma si propongono come operatori di rete, oltre a Vodafone e Wind, gruppo Vimpelcom, cioè i loro potenziali clienti. Vodafone e Wind si sono infatti costituiti in giudizio in opposizione a Telecom Italia. Contrari a questo modello sono Telecom Italia e Fastweb, che offrono servizi al cliente al dettaglio e possiedono reti proprie molto estese. Una fonte vicina alla vicenda spiega che, visto che nel caso dell'opposizione di Fastweb i giudici hanno considerato prioritaria la continuazione della gara e hanno fissato la discussione direttamente nel merito il 14 dicembre, è probabile che tengano lo stesso comportamento nel caso di Telecom Italia, che viene trattato domani. Telecom Italia mette in discussione "elementi strutturali della procedura ed è quindi difficile sanare i vizi", dice una fonte. "Infratel probabilmente non sarebbe in condizione di fare la gara, il bando andrebbe rifatto". Altre due fonti concordano. Una quarta fonte ritiene che questa possibilità sia piuttosto remota perchè, dice, la gara Infratel non esclude Telecom Italia. Considerato questo presupposto, un provvedimento di revisione della gara è possibile dopo l'aggiudicazione dei lavori se Telecom Italia non riuscisse a vincere un lotto. Se il Tar darà ragione a Telecom e Infratel decidesse di sanare i vizi e pubblicare i bandi si tornerebbe a inizio giugno quando sono state rese pubbliche le attuali proposte di gara. Se la società controllata dal Tesoro decidesse invece di aprire un tavolo di consultazione con le aziende i tempi si allungherebbero ulteriormente. (Stefano Rebaudo)