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Investitori iniziano a prezzare possibile taglio tassi Bce a fine 2023

Diverse bandiere dell'Unione europea davanti alla sede della Bce a Francoforte

di Yoruk Bahceli

(Reuters) - I mercati monetari della zona euro hanno iniziato a prezzare la possibilità di un taglio dei tassi della Bce alla fine del prossimo anno, mentre i trader scommettono che la banca potrebbe finire per inasprire eccessivamente la politica monetaria con una serie di sostanziosi aumenti dei tassi.

La scorsa settimana la Banca Centrale Europea ha aumentato il tasso di deposito di 75 punti base, portandolo allo 0,75%, per "anticipare" la stretta monetaria e contenere l'impennata dell'inflazione. La banca ha lasciato intendere che i rialzi dei tassi potrebbero continuare fino all'inizio del 2023, anche se il blocco si sta preparando per una recessione.

Dopo la riunione della scorsa settimana, gli operatori hanno rafforzato le loro scommesse su ritocchi più sostanziosi. I mercati monetari ora prevedono infatti un rialzo di circa 70 punti base sia a ottobre che a dicembre. Secondo i dati Icap forniti da Refinitiv, i tassi dovrebbero raggiungere un picco a circa il 2,7% a metà del 2023.

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Tuttavia, a causa di queste aspettative più elevate, gli operatori hanno anche iniziato a scommettere che la Bce inizierà a tagliare i tassi e i mercati monetari vedono i tassi intorno al 2,6% entro febbraio 2024.

Prima della riunione della Bce della scorsa settimana, erano previsti rialzi per altri 90 punti base entro la fine dell'anno e i tassi erano visti raggiungere il picco intorno al 2,2% per poi stabilizzarsi.

"Con la Bce in modalità 'front-loading' e sulle orme della Fed, mi aspetto un'ulteriore inversione", ha detto Antoine Bouvet, senior rates strategist di Ing, facendo riferimento a un taglio dei tassi già prezzato.

I movimenti dei mercati monetari della zona euro ricalcano quanto sta accadendo negli Stati Uniti.

La Federal Reserve ha anticipato i rialzi dei tassi, con un aumento complessivo di 200 punti base da maggio.

I timori che un rialzo aggressivo dei tassi possa spingere l'economia statunitense verso la recessione hanno indotto gli investitori a prezzare un taglio dei tassi della Fed di circa 50 punti base l'anno prossimo, dopo il picco massimo del 4% visto a marzo.

Per quanto riguarda la zona euro, un sondaggio Reuters prevede che il tasso sui depositi della Bce raggiunga il picco all'1,50% per poi rimanere stabile, anche se le banche d'investimento Nomura e BofA e l'assicurazione tedesca Allianz prevedono già tagli dei tassi l'anno prossimo o nel 2024.

Il cambiamento rispetto alla scorsa settimana implica che gli investitori prezzino una possibilità di oltre il 40% di un taglio di 25 punti base entro febbraio 2024.

Tuttavia Piet Christiansen, capo analista di Danske Bank, ritiene improbabile un taglio dei tassi una tantum e sostiene invece che il mercato stia valutando una piccola probabilità di molteplici tagli dei tassi da 25 punti base.

"Penso che l'ostacolo sia piuttosto alto e l'inflazione rimarrà al di sopra del 2% fino alla primavera del 2024 in Europa".

"Quindi da un punto di vista politico, non sono sicuro che (la presidente della Bce Christine) Lagarde possa tagliare i tassi con un'inflazione superiore al 4%", ha concluso.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sara Rossi)