Istat, da 2014 droga e prostituzione in calcolo Pil
ROMA (Reuters) - La nuova metodologia del calcolo del Pil decisa da Eurostat, che sarà adottata da settembre, prevede l'inserimento nei conti delle attività illegali come il traffico di droga, il contrabbando e la prostituzione. Lo ricorda l'Istat in una nota in cui riassume le principali novità del passaggio alla nuova versione delle regole di contabilità europee, che anche per l'Italia dovrebbe avere un impatto moderatamente positivo sul Pil. "Eurostat ha fornito linee guida ben definite. Le attività illegali di cui tutti i paesi inseriranno una stima nei conti (e quindi nel Pil) sono: traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcol)", dice l'Istat. Inoltre le spese in Ricerca e Sviluppo e quelle per armamenti saranno computate come spese di investimento e non più come costi intermedi con un effetto positivo sul valore aggiunto, ricorda l'Istat. Nel gennaio scorso la Ue aveva stimato un impatto positivo sui dati pregressi (2011) del Pil italiano pari a 1-2%; un incremento che per il direttore Istat della contabilità nazionale, Gian Paolo Oneto, non dovrebbe muovere il rapporto deficit/Pil. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia