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Italia, Bankitalia vede Pil terzo trimestre in lieve crescita

Italia, Bankitalia vede Pil terzo trimestre in lieve crescita REUTERS/Dado Ruvic/Illustration/File Photo (Reuters)

ROMA (Reuters) - Tra luglio e settembre, i più recenti indicatori economici suggeriscono una variazione del Pil italiano "lievemente positiva", dopo l'andamento piatto del secondo trimestre. Lo dice la Banca d'Italia specificando che "la dinamica di fondo del prodotto rimane modesta". A contribuire alle crescita dei mesi estivi "soprattutto il recupero del ciclo industriale, in linea con l'incremento dei consumi elettrici e con quello, più contenuto, dei flussi di trasporto, in aggiunta alla prosecuzione della crescita dell'attività dei servizi, desumibile dalla tenuta degli indicatori di fiducia delle imprese del comparto e dall'aumento del potere d'acquisto delle famiglie", si legge nel bollettino economico. Bankitalia stima che nella media del terzo trimestre la produzione industriale "sarebbe aumentata di poco oltre mezzo punto percentuale". La fiducia delle imprese resta elevata, ma risente dell'incertezza globale. Continua, pur con qualche incertezza, la riattivazione del ciclo del mercato immobiliare. Nei mesi primaverili il numero di compravendite ha accelerato al 6,4% rispetto al periodo precedente (dal 5,7%), "collocandosi sui livelli più elevati dalla fine del 2011". Nello stesso periodo è proseguita a ritmo pressoché analogo a quello del primo trimestre la flessione dei prezzi degli immobili residenziali (-0,4%), che di solito seguono con ampio ritardo l'inversione ciclica delle transazioni. Prosegue il recupero di competitività, migliorato nel terzo trimestre di quasi mezzo punto percentuale. Bankitalia dice che dalla fine del 2014 le imprese italiane avrebbero cumulato un guadagno di quasi due punti percentuali, beneficiando principalmente del deprezzamento nominale dell'euro. "Il recupero è nettamente superiore a quello registrato dalle aziende spagnole e tedesche (0,9% in entrambi i casi) e di poco inferiore a quello delle imprese francesi (2,4%)". Anche i consumi sarebbero saliti tra luglio e settembre, mentre la dinamica dei prezzi resta debole. Secondo le previsioni degli operatori professionali censiti in settembre da Consensus Economics, "l'inflazione al consumo si porterebbe su valori di poco negativi nella media del 2016, mentre salirebbe allo 0,8% nel 2017", comunque sotto il livello atteso nell'area euro. Il target governativo di deficit al 2,4% del Pil per il 2016 "appare conseguibile", dice Bankitalia. Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia