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Italia, Fmi ritocca al ribasso stime crescita, pessimista su debito

Italia, Fmi ritocca al ribasso stime crescita, pessimista su debito. REUTERS/Toby Melville (Reuters)

MILANO (Reuters) - Risalgono a prima della Nota di aggiornamento al Def le ultime stime del Fondo monetario internazionale, che sulla crescita di quest'anno convergono perfettamente con quelle del governo. Lo 0,8% indicato dal 'World Economic Outlook' è identico alla proiezione approvata dal consiglio dei ministri di fine settembre e si confronta con lo 0,9% ipotizzato dal Fondo a luglio con l'aggiornamento al Weo. E' sul 2017 che comincia la divergenza, per quanto lieve, con un Pil visto a 0,9% contro 1% delle attese di luglio e del quadro aggiornato del Def. Dove più si evidenzia il pessimismo degli economisti di Washington è però sulla dinamica del debito, da sempre punto dolente per Roma, dopo l'ammissione da parte del governo stesso che la prevista discesa slitterà all'anno prossimo. Il Fondo peraltro dissente: dopo il 132,7% -- record dal 1995 -- con cui si è chiuso il 2015, il debito pubblico è visto a 133,2% quest'anno e 133,4% il prossimo per arrivare a 125% nel 2021, orizzonte in cui si chiudono le stime Fmi. Il quadro programmatico del governo vede invece 132,8% per il 2016 e 132,5% l'anno prossimo. La combinazione letale che impedisce il rientro del debito pubblico è costituita da bassa crescita e inflazione inesistente, nel caso di quest'anno addirittura negativa. Dopo lo 0,1% medio dello scorso anno, secondo il Fondo il costo della vita dovrebbe in media diminuire di 0,1% quest'anno e crescere di un modesto 0,5% il prossimo. Per restare ai numeri, tenendo sempre presente che le stime Fmi precedono la nota di aggiornamento al Def, l'indicazione per il disavanzo è di 2,5% per quest'anno e 2,2% il prossimo dopo il 2,6% del 2015. Il governo vede invece 2,4% per il 2016 -- richiesta in attesa di recepimento in sede Ue -- e 2% per il 2017. "Le stime dello staff e le proiezioni si basano sulla legge di Stabilità 2016 e sul Def di aprile. [...] Dopo il 2016, le proiezioni Fmi convergono con l'obiettivo di pareggio di bilancio indicato dalle autorità, obiettivo che comporterà nel caso di alcuni anni misure correttive ancora da definire". Sempre in materia di temi ultra-sensibili per il giudizio di Bruxelles, il deficit strutturale è visto a 1,2% quest'anno e 1,1% il prossimo, sostanzialmente in linea all'1,2% per entrambi gli anni indicato dalla nota di aggiornamento al Def. L'ipotesi delle proiezioni del Fondo è una politica di bilancio con un effetto espansivo, una leva di stimolo fiscale vista per l'Italia nell'ordine di grandezza di mezzo punto percentuale. PESANO CONDIZIONI SETTORE BANCARIO Per una ciliegina sulla torta un rapido accenno a un dossier scottante come quello delle difficoltà del sistema bancario. Ad appesantire un potenziale di crescita pari a 1,4% per l'intera zona euro, sono "una dinamica demografica sfavorevole e i lasciti della crisi finanziaria: elevata disoccupazione, debito e, in alcuni Paesi, i crediti deteriorati in bilancio alle banche" scrive il Fondo. O ancora: "L'azionario Usa ha visto in agosto nuovi massimi record e un notevole miglioramento si è messo in evidenza nelle altre economie avanzate. Un'eccezione sono stati i titoli bancari, a riflesso di aspettative di un deterioramento dei margini. All'origine dell'atteso peggioramento sono sia il costo del denaro che resterà molto basso ancora a lungo sia timori sui bilanci [bancari] in alcuni dei Paesi dove il sistema bancario è più vulnerabile, come Italia e Portogallo" scrive il Fondo. Sul tema della sostenibilità del sistema finanziario gli economisti di Washington si soffermeranno meglio nello studio denominato 'Global Financial Stability Report' che verrà diffuso domani. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano.Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia