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Italia, Germania e Francia entrano in banca sviluppo cinese

Un'immagine della cerimonia della fime del memorandum of understanding della 'Asian Infrastructure Investment Bank'. REUTERS/Takaki Yajima/Pool (Reuters)

PARIGI (Reuters) - Francia, Germania e Italia annunciano di voler seguire la Gran Bretagna e diventare membri fondatori della Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB), la nuova banca di investimento cinese. L'iniziativa rischia di irritare gli Stati Uniti, che hanno messo in dubbio la governance del veicolo, visto come un rivale della Banca mondiale. Secondo il Financial Times, Washington vede l'AIIB come uno strumento di diffusione del "soft power" cinese nella regione. La banca avrà a regime una dotazione di 50 miliardi e investirà in settori strategici come i trasporti, l'energia e le telecomunicazioni. Il ministero dell'Economia italiano scrive in un comunicato che l'AIIB "può svolgere un ruolo di rilievo nel finanziamento dell'ampio fabbisogno infrastrutturale dell'Asia". "La partecipazione sarà a livello di Repubblica italiana", spiega una fonte del Tesoro. Non è invece chiaro l'ammontare delle risorse messe sul piatto. Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, saluta con favore l'iniziativa dei quattro Paesi europei, ma aggiunge che la banca deve conformarsi agli standard internazionali. Rispondendo alle perplessità di Washington, il Tesoro assicura che "Francia, Germania e Italia, operando in stretto raccordo con i partner europei e internazionali, intendono lavorare con i membri fondatori della AIIB per costruire un'istituzione che segua i migliori principi e le migliori pratiche in materia di governo societario e di politiche di salvaguardia, di sostenibilità del debito e di appalti". (Giuseppe Fonte) Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia