Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.987,67
    -118,34 (-0,35%)
     
  • Dow Jones

    39.375,87
    +67,87 (+0,17%)
     
  • Nasdaq

    18.352,76
    +164,46 (+0,90%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    83,44
    -0,44 (-0,52%)
     
  • Bitcoin EUR

    52.046,77
    -1.978,94 (-3,66%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.173,44
    -35,25 (-2,92%)
     
  • Oro

    2.399,80
    +30,40 (+1,28%)
     
  • EUR/USD

    1,0844
    +0,0029 (+0,27%)
     
  • S&P 500

    5.567,19
    +30,17 (+0,54%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.979,39
    -8,09 (-0,16%)
     
  • EUR/GBP

    0,8457
    -0,0015 (-0,17%)
     
  • EUR/CHF

    0,9703
    -0,0023 (-0,23%)
     
  • EUR/CAD

    1,4779
    +0,0065 (+0,44%)
     

Italia, indice settore servizi Pmi sempre in rosso a gennaio, ma meno di attese

Italia, indice settore servizi Pmi sempre in rosso a gennaio, ma meno di attese. REUTERS/Thierry Roge (Reuters)

ROMA (Reuters) - Il settore servizi italiano è risultato in contrazione per il terzo mese consecutivo in gennaio, ma decisamente meno delle attese, confermando la prospettiva di un possibile ritorno alla crescita della terza economia dell'area euro, dopo una lunga recessione. L'indice Pmi servizi italiano, elaborato da Markit/Adaci, è salito a 49,4 punti in gennaio dai 47,9 del mese precedente, attestandosi appena sotto la soglia dei 50 punti che separa le rilevazioni di contrazione da quelle di espansione del comparto. Il dato è risultato superiore alle attese degli economisti, elaborate in un sondaggio Reuters, che indicavano un aumento più modesto dell'indice, a 48,6 punti. Il Pmi servizi italiano era salito sopra i 50 punti nel settembre e nell'ottobre scorsi, prima di scendere nuovamente al di sotto negli ultimi due mesi del 2013. "Nonostante la discesa dell'attività in gennaio, l'allentamento del passo di contrazione così come il leggero miglioramento dei nuovi ordini sono segnali incoraggianti, che dicono che almeno il settore si sta stabilizzando" spiega l'economisata di Markit Phil Smith. "Inoltre, in quest'inizio d'anno la fiducia delle imprese del settore servizi riguardo le prospettive dell'attività per i prossimi 12 mesi è aumentata, di nuovo a livelli vicini a dove si trovava prima della recessione" aggiunge l'economista. Il sotto indice relativo all'occupazione, aggiustato per la stagionalità, è salito in gennaio, con la perdita di posti di lavoro che si è ridotta al minimo dall'ottobre 2011. Il livello di fiducia relativo all'anno che ci troviamo davanti è risultato al secondo livello più alto da 31 mesi, appena sotto il picco raggiunto lo scorso settembre: il sotto indice relativo all'outlook del business si è infatti attestato a 67,0 punti dai 62,8 di dicembre. Il settore servizi copre circa il 70% del prodotto italiano (compreso il comparto dei servizi pubblici, non incluso nell'indagine Pmi). L'indice Pmi manifatturiero italiano, pubblicato lunedì scorso, si è confermato in area di crescita in gennaio, per il settimo mese consecutivo, pur con un lieve rallentamento rispetto a dicembre. L'economia italiana, che non cresce dalla metà del 2011, ha mostrato un andamento piatto del Pil nel terzo trimestre del 2013. Per il quarto le stime indicano un ritorno alla crescita, per quando modesto, che il governo prevede si possa protrarre anche nel corso del 2014. L'esecutivo ha al momento una stima di espansione del Pil nazionale dell'1,1% per il 2014 (dopo la contrazione complessiva del 2013, valutata nell'ordine di un -1,8%), che tuttavia in molti giudicano eccessivamente ottimistica. L'ultimo sondaggio Reuters condotto tra gli economisti indica una crescita del Pil italiano appena dello 0,4% nel 2014 mentre, tra gli altri previsori, la proiezione dell'Ocse è per un +0,6%. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia