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Italia, Prodi: per ripresa dare a banche mezzi sufficienti

MILANO (Reuters) - Le banche sono il perno finanziario del sistema economico italiano. Per questo, se si vuole che l'Italia esca dalla crisi, occorre fornire al sistema creditizio nazionale i mezzi necessari. A spezzare una lancia in favore delle banche italiane, criticate da molti per la persistente riduzione dei prestiti alle imprese, è Romano Prodi. Perché sostengano il sistema economico "bisogna dare alle banche le energie e i mezzi sufficienti", ha detto Prodi, mandando un indiretto messaggio al governo e ricordando che l'85% del finanziamento delle imprese fa capo agli istituti di credito. "ITALIA DEVE SUPERARE COMPLESSO INFERIORITA'" Secondo l'ex-premier, da sempre economista industriale, in Italia, dopo le occasioni perdute, continua a porsi il tema delle acquisizioni. "E il ruolo delle banche è centrale. Altrimenti si perdono a una a una le industrie. Avevamo nove delle prime 50 imprese europee, oggi ne abbiamo due", ha commentato, intervenendo alla presentazione del saggio 'La sfida internazionale della Comit'. "Un paese come l'Italia è sempre cresciuto con l'idea che siamo deboli e piccoli, che non siamo a livello. Io sono invece convinto che siamo a livello degli altri paesi, ma se non ci misuriamo con il mondo dove andremo a finire?", ha detto l'ex-presidente della Commissione europea. Secondo Prodi l'Italia deve superare "un complesso di inferiorità verso le grandi strutture" e per questo "o riconosciamo il ruolo delle banche o lasciamo perdere". Oggi "con le banche in difficoltà, non basta dire che il peso dell'aggiustamento deve essere sulle banche e non sui cittadini", ha aggiunto con riferimento agli ultimi provvedimenti del governo. PRODI: CUCCIA MISE INDUSTRIA ITALIA NEL FREEZER Nel tratteggiare i ritardi dell'Italia Prodi si è soffermato sul ruolo di Enrico Cuccia. La Mediobanca di Enrico Cuccia "ha messo l'Italia nel freezer e nel freezer il cibo si conserva bene ma non si moltiplica", ha spiegato, aggiungendo di credere che "la sparizione della grande industria italiana debba molto a questo congelamento". E di fronte alla recente abolizione dei patti di sindacato, pilastro delle strategie di Cuccia, in molte aziende italiane l'ex-presidente Iri ha parlato di decisione presa "con 20 anni di ritardo". (Luca Trogni) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia