Italia, Ref alza stime crescita, ma vede rientro debito più lento
MILANO (Reuters) - Ref migliora le stime di crescita sull'Italia ma segnala un ulteriore rallentamento del percorso di discesa del rapporto debito/Pil.
Le nuove previsioni trimestrali diffuse oggi dal centro di ricerca indicano una crescita dell'1,6% per quest'anno e dell'1,3% il prossimo, più ampia rispetto all'1,3% e all'1,1% ipotizzato lo scorso ottobre.
Per il 2017 la stima resta confermata sull'1,5%.
"Anche l'Italia, pur confermandosi nelle posizioni di retrovia rispetto agli altri paesi europei, è entrata nel 2017 in una fase di ripresa a ritmi relativamente vivaci" spiega Ref, che prosegue: "beneficiamo del traino di una domanda internazionale in crescita, e degli effetti delle condizioni finanziarie internazionali particolarmente permissive, che hanno favorito la discesa dei tassi d'interesse e portato sui minimi lo spread".
CONTI PUBBLICI
Passando ai conti pubblici Ref prevede per il 2018 e il 2019 un deficit/Pil all'1,7%, un rapporto più contenuto rispetto al rosso del 2,1% stimato per il 2017; le previsioni di ottobre erano per un deficit al 2,1% nel 2017, al 2,0% nel 2018 e all'1,4% nel 2019.
Vengono poi alzate le previsioni sul rapporto debito/Pil: a 132,1% da 131,8% per il 2017, a 131,1% da 130,9% per il 2018 e a 129,7% da 129,4% per il 2019.
"Non abbiamo molti spazi di manovra, perché il coordinamento con le autorità europee potrebbe rivelarsi essenziale per evitare nuovi allargamenti dello spread quando la Bce inizierà a modificare la propria politica" commenta Ref, relativamente ai margini di politica fiscale del governo. "La strategia del 'sentiero stretto' appare una via quasi obbligata. Ridurre il disavanzo, confermando i target europei, ma contando in una politica più graduale rispetto al conseguimento puntuale dei target".
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